Di Adriano Falanga
La festa patronale come test per una futura Zona a Traffico Limitato in centro. Sotto osservazione quest’anno il percorso enogastronomico, la chiusura delle strade del centro, e soprattutto la risposta dei commercianti locali. L’idea è provare ad esportare su base settimanale l’attuale movida che genera la tradizionale festa in onore della protettrice Santa Maria Delle Vergini. Una festa ridimensionata nel numero di “bancarelle”, in cambio però molto più spazio disponibile e un minor senso di “oppressione” da folla. Concesse autorizzazioni ai soli ambulanti in regola con le attrezzature e soprattutto nessuna concessione per la vendita di arredamento, abbigliamento e casalinghi. Via libera alla sola vendita di prodotti tipici da festa paesana: dolci, frutta secca, rosticceria, panini, frutta fresca, agrumi, angurie, giocattoli di piccole dimensioni e palloncini. Naturalmente nessuna restrizione per le attività commerciali fisse, che anzi, hanno colto l’occasione per restare aperti ed esporre all’esterno la merce. Lo spazio a disposizione ha permesso una maggiore visibilità a bar, pizzerie e gelaterie che hanno potuto allestire anche tavoli e sedie. E sono loro i maggiori beneficiari dell’ordinanza commissariale, a guardare i numeri e le presenze ai tavoli e ai banchi. <<Che festa è senza i marocchini>> scrivono in rete gli internauti, rimpiangendo i classici abusivi e venditori di merce tarocca. Ma il test ha funzionato, meno ambulanti e più spazio alle attività locali. Anche le attività di controllo e prevenzione ai fini della sicurezza condotte dalla Polizia Locale hanno funzionato. Insomma, una festa diversa dalla tradizione ma fondamentale per lanciare le basi della rinascita del centro città. Sia la sagra della Mulignana di venerdì scorso che la tre giorni di musica classica hanno dimostrato che volendo, si può creare movida anche con poco.
Gli scafatesi hanno voglia di vivere la propria città, di ritornare a riappropriarsi dei propri spazi pubblici. Fiume Sarno permettendo, ovviamente. Un progetto di Ztl è già in fase avanzata e porta la firma del maggiore Pasquale Cataldo, comandante della Polizia Locale e già autore del recente piano viario, che ha rivoluzionato la circolazione veicolare, alleggerendo le arterie del centro e spostando parte del traffico su strade limitrofe poco battute. Un piano che è stato oramai metabolizzato dai cittadini. La Ztl richiama fedelmente il percorso dedicato alla festa patronale. Chiusura di via Pietro Melchiade, Piazza Vittorio Veneto e corso Nazionale fino all’incrocio con via Giovanni 23°. Del resto, per come è strutturato l’attuale piano viario, questo percorso è già una ztl naturale. L’area è servita dai parcheggi di piazzale Aldo Moro e di via Galileo Galilei, e volendo, si potrebbe sfruttare anche il parcheggio dell’ospedale Scarlato. Si alla ristorazione, no agli ambulanti. Ammessi dehors, musica dal vivo, attrazioni itineranti. Il tutto sotto la supervisione dei caschi bianchi. Naturalmente, a questi andranno abbinati tutta una serie di incentivi per le attività commerciali, tra cui uno sconto sull’occupazione del suolo pubblico. L’idea piace, e non si escludono sviluppi già nelle prossime settimane.
FESTA: Il “sacrificio” dei vigili urbani
Si chiude stasera, con il concerto di Enzo Avitabile in piazza Vittorio Veneto e i fuochi pirotecnici in via Francesco Budi, la festa in onore di Santa Maria Delle Vergini. Una festa sotto tono quest’anno, ma considerate le premesse della vigilia, l’averla conclusa è già un successo. Fino a qualche mese fa si temeva di non riuscire a organizzare molto, considerata l’assenza di qualsiasi contributo comunale e le pesanti limitazioni imposte dalla commissione straordinarie, oltre al generale clima di sfiducia tra gli scafatesi, conseguente alle vicende politiche e criminali degli ultimi tempi. Fuochi pirotecnici ridimensionati, meno bancarelle, meno entusiasmo ma buona la presenza e la partecipazione degli scafatesi, che in cambio hanno avuto modo di riscoprire i propri spazi pubblici e le tante attività commerciali che ancora resistono alla crisi. Nessun incidente registrato, solo molto spavento per un anziano pedane caduto a terra domenica sera sul finire della festa, urtato da un’auto di passaggio. Prontamente soccorso, tutto si è risolto per il meglio. Si sono “immolati” i Vigili Urbani, per loro niente straordinario pagato ma nonostante ciò, tutto il personale in servizio non in ferie ha accettato di lavorare pur sapendo che l’orario extra non veniva retribuito. Alcuni di loro hanno accumulato anche 16 ore di lavoro gratis, in cambio solo un riposo compensativo che quasi mai viene recuperato, considerato il pesante sottodimensionamento in cui opera il corpo dei caschi bianchi. Poco più di trenta uomini a fronte degli oltre 80 previsti dalla legge.