“La segretaria si dimetta”: questo il diktat del Pd alla segretaria comunale Immacolata Di Saia . Gli esponenti del Partito Democratico, Marco Cucurachi e Michele Grimaldi, chiedono le dimissioni della segretaria del comune di Scafati dopo aver appreso che la Di Saia è stata segretaria, nel periodo tra aprile e giugno di quest’anno, anche nel comune di Trentola Ducenta, travolto due giorni fa da un’inchiesta coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia. Il nome della dottoressa Di Saia però non comparirebbe tra gli indagati né sarebbe stato sfiorato dalla vicenda del comune di Trentola Ducenta. L’ ordinanza della DDA ha colpito anche il sindaco del comune casertano, Michele Grifo, attualmente latitante, ricercato per concorso esterno al clan dei casalesi capeggiato dal boss Michele Zagaria. Sono 28 le persone coinvolte nell’inchiesta che ha visto anche il sequestro di uno dei più grandi centri commerciali in Campania: il Jumbo.
IL PERSONAGGIO IMMACOLATA DI SAIA – Nata ad Aversa nel 1962, la Di Saia è stata segretaria in comuni sciolti per camorra come Casapesenna, Casal di Principe e San Cipriano e Battipaglia. A Scafati due mesi fa è stata raggiunta, insieme al Sindaco Aliberti, da un avviso di garanzia insieme ad altri 3 ( familiari del sindaco e uno staffista) – a vario titolo – per associazione mafiosa,concussione, corruzione, abuso d’ufficio e scambio elettorale politico-mafioso, provvedimento emesso dal pm della DDA Montemurro. Inoltre da segretario comunale è stata rinviata a giudizio per falso ideologico in merito a due vicende. La prima per alcune di delibere di giunta approvate nel 2011 a Scafati: secondo l’accusa le sedute sarebbero state viziate da irregolarità e concordate tra lei e il sindaco. La seconda, per un concorso “truccato” per l’assunzione di un architetto. La nomina della Di Saia a responsabile della prevenzione della corruzione del Comune di Scafati, fu attenzionata , dopo la richiesta dei consiglieri Pd, anche dall’Anticorruzione di Raffaele Cantone, incarico da cui si è dimessa dopo gli avvisi di garanzia ricevuti due mesi fa. I consiglieri Cucurachi e Grimaldi alla notizia che la dottoressa Di Saia sia stata contemporaneamente segretaria, anche solo “a scavalco”, a Scafati e Trentola Ducenta nei mesi tra aprile e giugno di quest’anno sono insorti. Il capogruppo del Partito Democratico Marco Cucurachi :” Davvero strano che la segretaria Di Saia non si sia mai accorta della presenza malavitosa in quel Comune dal momento che la vicenda riguarda anche Dirigenti alle sue dipendenze. Si rinnova l’ invito a dimettersi per chiarire tutte queste sue ” vicende “, che non dovrebbero nemmeno sfiorare la figura di un Segretario comunale, garante e controllore della legalita’ e della legittimita’ degli atti amministrativi”. Duro il consigliere Cucurachi che rincara la dose : “La nostra super segretaria e garante talvolta di presunte illegittimita’ compiute negli ultimi anni a Scafati, indagata insieme con il Sindaco per 416 bis dalla DDA di Salerno e non solo, e’ sempre presente in comuni o sciolti per infiltrazioni camorristiche ( vedi Casapesenna, Casal di Principe ) o nei quali la vita amministrativa e’ fortemente condizionata dalla presenza malavitosa. Avra’ sicuramente doti fuori dal Comune che hanno consentito al nostro Sindaco di sceglierla, di essere consigliato e guidato nel suo percorso politico amministrativo che si e’ miseramente concluso con l’ultimo atto” il riferimento è all’indagine in corso da parte della DDA di Salerno. Anche il consigliere Michele Grimaldi,mai tenero con la segretaria : “Si conferma una straordinaria coincidenza: ovunque passa la nostra segretaria, seguono indagini di collusione tra politica e camorra. Vorrei esprimere la mia solidarietà alla dottoressa Di Saia per questa concatenazione di eventi sfortunati che la perseguita” ironico il consigliere dem, che continua :” La Di Saia e’spesso distratta e non si accorge di cosa le capita attorno. Come nel caso dell’architetto Nocera, nominato dal comune di Scafati direttore dei lavori di via Santa Maria la Carità , arrestato e accusato di aver progettato il bunker di Zagaria, oltre che ex consigliere di Casapesenna dove pure la dottoressa Di Saia ha lavorato a lungo . Distrazione e sfortunate coincidenze.” Ancora una volta le polemiche legate a vicende giudiziarie uniscono le città di Scafati con il casertano.