Di Adriano Falanga
Al Partito Democratico proprio non va giù l’elezione di Monica Paolino a presidente della commissione regionale Anticamorra e Beni confiscati. A Scafati c’è malumore per la decisione dei consiglieri regionali del Pd di astenersi dal voto senza opporsi. A risuonare però sono le parole, dure e dirette, della senatrice Rosaria Capacchione e di Michele Grimaldi. “La Paolino a capo dell’anticamorra è come mettere un piromane a capo dei Vigili del Fuoco” hanno detto i due esponenti democrat, suscitando le reazioni piccate dei vertici di Forza Italia, oltre alla stessa Paolino. “Sono rimasta assolutamente basita per le gravissime, volgari, gratuite e assolutamente infondate insinuazioni nei confronti miei e del mio partito da parte dell’onorevole Capacchione che sarà ovviamente chiamata a risponderne nelle sedi giudiziarie penali e civili – ha risposto l’onorevole, moglie del sindaco Pasquale Aliberti – speravo che l’onorevole Capacchione si preoccupasse invece di verificare per bene chi le abbia finanziato la lista alle amministrative di Scafati visto che, stando alle tante notizie circolate anche sui media, quel facoltoso imprenditore, ben integrato nel Pd, viene ripetutamente citato nelle ordinanze di scioglimento per camorra dei Comuni di Scafati e Battipaglia. Ma tant’è”.
Pronta la replica di Michele Grimaldi, presto in consiglio comunale per le prossime dimissioni di Vittorio D’Alessandro. “”La consigliera regionale Monica Aliberti, come prevedibile, ha perso le staffe e minaccia querele a destra e a manca. Gioco antico e vano quello di non rispondere nel merito delle questioni. D’altronde in questo il marito-sindaco è maestro, ma purtroppo per lei le nostre storie personali parlano chiaro: la sua e quella del coniuge molto meno. I saggi definirebbero questo atteggiamento come coda di paglia – continua l’esponente di Primavera Non Bussa – vorrei informare lei e suo marito il Sindaco Pinocchio di Scafati, che la lista di “Primavera non bussa”, della quale io e Rosaria Capacchione abbiamo avuto l’onore di essere capolista alle scorse amministrative, é stata interamente finanziata dal sudore, i sacrifici e l’impegno dei sui 24 valorosi candidati”. Da qui la “promessa” di Grimaldi: “Anche per questo, cara consigliera e caro sindaco, ci vedremo a breve in consiglio comunale dove continueremo a difendere bisogni e diritti dei cittadini scafatesi e nelle aule di tribunale dove risponderete delle vostre bugie”.