Di Adriano Falanga
Sette giorni. Tanto sono durate le dimissioni lampo di Diego Chirico, assessore allo Sport, Bilancio e Contenzioso. Il legale scafatese aveva rimesso le deleghe tra le mani del primo cittadino il 2 dicembre, a seguito del consiglio comunale della sera precedente, durante il quale fu “espulso” dal presidente del consiglio Pasquale Coppola. L’assessore, a dire il vero non soltanto lui, fu tra coloro che imprecarono pesantemente contro il presidente, nel momento in cui si scatenò la tristemente nota bolgia, quando si cercò di “legittimare” il deliberato consiliare del 27 novembre, che la minoranza con Coppola in testa ha giudiziariamente contestato. “Con questo clima di aggressione a cui siamo quotidianamente sottoposti, per la prima volta nella mia vita, temo per l’incolumità mia e dei miei cari – scriveva nella lettera indirizzata al primo cittadino il dimissionario Chirico – Non è possibile continuare a svolgere il proprio fondamentale ruolo di amministratore pubblico quando si assiste alla dolosa inottemperanza di colui che dovrebbe soltanto garantire la correttezza dei lavori. In questo caos, il sottoscritto nel rispetto del proprio ruolo all’interno dello Giunta Comunale, non sentendosi più garantito da questo clima intimidatorio, rimette nelle Sue mani le deleghe ricevute”. Paura svanita il 9 dicembre, quando Pasquale Aliberti rigetta le dimissioni. “Io ringrazio per la fiducia e vado avanti” spiega oggi Chirico. Da precisare anche che l’assessore durante l’ultimo consiglio comunale (9 dicembre) ha pubblicamente espresso il suo rammarico per il comportamento tenuto, porgendo a Coppola, che ha accettato, le sue scuse istituzionali.