Di Adriano Falanga
“Via la Geset da Scafati”, continua la crociata di Marco Cucurachi, contro la società di riscossione tributi convenzionata con il Comune di Scafati. La stessa società che ha raccolto anche le perplessità del collegio dei Revisori dei Conti nel loro parere al Rendiconto 2015. I Revisori hanno osservato il come, secondo loro, la Geset è piuttosto lenta nel riscuotere i crediti. Una situazione corresponsabile dell’elevata somma dei residui attivi in cui versa l’ente scafatese, e per il quale è scattato il Pre dissesto. “800 mila euro l’anno per nove anni, tolti dalle tasche degli scafatesi. Bisogna indignarsi e fare la rivoluzione”. Il consigliere comunale del Partito Democratico in particolare si riferisce alla mancata installazione dei tabelloni pubblicitari, a cui avrebbe dovuto provvedere la società come da convenzione stipulata con il Comune. “A seguito dell’interrogazione scritta proposta dal Partito Democratico, è emerso che ancora a tutt’oggi la Geset Italia s.p.a, società che gestisce l’accertamento e la riscossione dei tributi a Scafati, è inadempiente per non aver installato gli impianti pubblicitari, così come previsto dal capitolato d’appalto e dal contratto – spiega Cucurachi – Già nel 2013 sollevai la questione in consiglio comunale e nella preposta Commissione Garanzia, chiedendo la risoluzione contrattuale, ma la questione fu “archiviata” dall’ amministrazione dopo mesi e mesi di pressing per il rispetto del contratto, pressing che mi costò lettere anonime e di richieste di risarcimento danni da parte della Geset. La stessa Geset, che non è altro che un carrozzone clientelare, percepisce un aggio sugli accertamenti notevole che viene caricato a tutti i cittadini nella tariffa TARI insieme con le spese di notifica degli avvisi”. Nel marzo 2014 il presidente della Commissione Garanzia fu destinatario di una missiva anonima in cui lo si accusava di andare contro la Geset per interessi personali nel voler favorire un’altra società di riscossione, la Soget. Cucurachi però oggi continua a tirare dritto: “Per ora i miei dubbi hanno sempre ragione e, a questo punto le domande sorgono spontanee: perché non sono stati installati gli impianti pubblicitari, perché non si risolve il contratto per inadempimento? Chi sono i dipendenti della GESET, a chi appartengono e soprattutto come lo ha vinto l’appalto a Scafati?” Poi, seppur non citandolo direttamente, il presidente della commissione Garanzia tira in ballo l’ingegnere Aurelio Voccia De Felice. “Chi è il super consulente della Geset che allo stesso tempo è stato super consulente di Aliberti?”. Voccia De Felice è stato tirato in ballo dai pentiti di Camorra per aver pagato, per conto dell’Aipa (ex società gestore dei parcheggi in città) una tangente di 40 mila euro. Non solo, il suo nome figurerebbe anche nelle fasi iniziali del progetto di riqualificazione dell’area Ex Copmes.