Di Adriano Falanga
“Sono pronto a dimettermi da presidente del consiglio comunale, assieme alla segretaria comunale Immacolata di Saia. Altrimenti, come ho sempre sostenuto, sia presentata una mozione di sfiducia”. Accetta la sfida Pasquale Coppola, assecondando la proposta dei consiglieri comunali di maggioranza, che in merito agli azzeramenti voluti da Aliberti, hanno chiosato ai colleghi: “Se bisogna azzerare, bisogna farlo con tutti”. “Una semplice domanda – fa eco dal Pd Marco Cucurachi – se la segretaria comunale è una persona perbene e non ho motivo di dubitare, perché’ una parte della maggioranza ne chiede la sostituzione e soprattutto perché’ ne chiede la sostituzione ora, in questo momento topico, in questo momento storico, in questo momento politico?”. Circa un anno fa Cucurachi, con l’ex collega Vittorio D’Alessandro segnalarono la Di Saia all’autorità anticorruzione di Raffaele Cantone, che definì “inopportuna” la nomina della professionista a responsabile anticorruzione di Palazzo Mayer. “Quella segretaria ex direttrice generale a 200mila euro di stipendio all’anno – parte l’arringa di Cucurachi – quella chiamata in tutti i Comuni poi sciolti per infiltrazioni camorristiche (Casapesenna, Casal di Principe, Battipaglia, Trentola Ducenta), quella dei favolosi progetti obiettivo, fonte di danno erariale per circa 700mila euro (lo dice la Corte dei Conti non io). Quella che invece di garantire il corretto e legittimo esercizio dell’azione amministrativa, “consiglia” al Sindaco cosa fare e come fare, ma soprattutto quando fare. Quella già indagata e a processo per le delibere false del Comune di Scafati, quella citata nell’ordinanza del GIP di Napoli sull’arresto di Zagaria, quella indagata, insieme con il Sindaco, dalla Direzione Investigativa Antimafia di Salerno per associazione mafiosa, scambio elettorale di voti, abuso d’ufficio, corruzione e concussione”.
Rincara la dose il collega Michele Grimaldi: “spesso non si accorge mai di nulla: come nel caso dell’architetto Nocera, nominato dal comune di Scafati direttore dei lavori di via Santa Maria la Carità, arrestato e accusato di aver progettato il bunker di Zagaria, oltre che ex consigliere di Casapesenna dove pure la dottoressa Di Saia ha lavorato a lungo. In ogni caso un dato è evidente: con l’attacco da parte di alcuni esponenti della cosiddetta maggioranza verso il vero Sindaco di Scafati, la dottoressa Di Saia, è partita la guerra di successione in casa Aliberti. Rimane solo un dubbio: perché la segretaria DI Saia, in tutti questi anni, nonostante le indagini, le inchieste ed i rinvii a giudizio, è stata sempre inamovibile?”. Grimaldi fa eco a Cucurachi: “E’ dal 2012 che poniamo questa domanda: forse per il dottor Aliberti è arrivato il momento di rispondere”.