Di Adriano Falanga
Senz’acqua, al buio e parzialmente senza luce. Questa è la città di Scafati degli ultimi giorni. Mentre l’Acse prova (ancora) a organizzare un servizio di raccolta efficiente, la Gori ha a che fare con una condotta idrica vetusta e carente. Di contro, il Comune di Scafati approva il capitolato d’appalto per la manutenzione ordinaria e straordinaria della pubblica illuminazione. Dai poco meno di 200 mila euro dell’ultima gara d’appalto, chiusa nel 2015, ai soli 44 mila euro (iva compresa) di base stabiliti oggi. Una cifra che chiaramente sarà soggetta ad ulteriore ribasso. Certamente un vantaggio economico per l’ente, ma bisognerà capire anche se lo stesso sarà per il servizio reso. Perché delle due l’una, o in precedenza il servizio era lautamente retribuito oppure oggi è limitato al minimo essenziale, con il rischio di vedere deserta la gara. Il rapporto tra il precedente capitolato d’appalto con quello odierno è impressionante, la stessa cifra prevista oggi è pari alla cifra spesa a bimestre nel 2015. <<Troppo poco ora o troppo caro allora? Siamo preoccupati che in futuro, visto le somme stanziate, il servizio non sarà dei migliori>>. L’allarme è lanciato da Scafati in Movimento. <<L’impegno di spesa previsto non è per nulla congruo affinché si risolvano i numerosi problemi e disagi arrecati alla cittadinanza e legati a questo (dis)servizio – aggiungono gli “amici di Grillo” – Soluzioni per ridurre i costi e per immediatamente generare liquidità, noi, le abbiamo già individuate e segnalate all’ente a mezzo protocollo molto tempo fa, come il taglio del fitto per il collocamento, eliminare il fitto di Palazzo Sisto. Fittiamo poi gli immobili del Comune, aumentiamo i costi dei fitti degli appartamenti dell’ente che in alcuni casi sono bassissimi>>. Infine la polemica sulla recente nomina del comandante della Polizia Municipale: <<era proprio necessario, avendo in organico il maggiore Cataldo e il sovraordinato Colonnello Apicella che era una garanzia?>>