Di Adriano Falanga
“Le Istituzioni, hanno il dovere di dare l’esempio e lanciare messaggi. Far passare l’idea che recarsi in Procura sia un fatto spiacevole, è un regalo culturale alla camorra”. Michele Grimaldi replica così alle accuse di Teresa Formisano, dopo le polemiche sollevate dal Pd a seguito della rinuncia di Vittorio Minneci di dirigere la Scafati Solidale. “I dipendenti del Comune di Scafati vivono uno stato di continue pressioni ed ingerenze da parte della maggioranza di centrodestra, che ritiene non di amministrare in nome della cosa pubblica ma di utilizzare la cosa pubblica e amministrare per conservare il Potere – aggiunge il consigliere democrat – Noi vogliamo la politica fuori dal Piano di zona e dai centri anziani, che devono essere luoghi di solidarietà liberi dalla tessere di partito e dalle esigenze elettorali di sindaci, assessori e consiglieri comunali. Siamo dalla parte degli operatori, dei volontari, delle cooperative, degli utenti e dei cittadini che hanno un’idea delle politiche sociali che rappresenta la parte migliore che una comunità possa esprimere”. Non si risparmia la critica anche Scafati in Movimento: “La consigliera Teresa Formisano ha bollato come “il cretino di turno” colui che va a denunciare. Un senso di rispetto praticamente assente oltre per chi ha il coraggio di denunciare e metterci la faccia, peggio quando si ci riferisce ad anziani e per bocca di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni. I centri anziani negli ultimi anni sono stati lasciati a se stessi, una politica menefreghista o che fa finta di non vedere, forse perché cerca esclusivamente interessi e rendiconti elettorali. Anziani e bambini devono essere il pensiero primario di questa un’amministrazione, ciò non significa solo fare selfie”.