Di Adriano Falanga
Tutti contro il Consorzio di Bonifica, dopo l’arrivo nelle case degli scafatesi delle bollette per il pagamento della quota consortile. La discussione finisce sul social network, e appare subito evidente che gli scafatesi non amano affatto questo ente, considerato inutile, inadempiente e vessatorio. Al Consorzio viene infatti addebitata la responsabilità oggettiva delle esondazioni del Sarno, causa della mancata manutenzione ai suoi canali. Lo scempio del canale Bottaro è l’esempio più eclatante. Inviperiti, gli scafatesi chiedono una Class Action, mentre c’è chi annuncia lo “sciopero della bolletta” per protestare contro il Consorzio. Tra questi il consigliere comunale Mimmo Casciello, che però chiarisce: “il mio è solo un gesto di protesta, personale. Non un invito”. Vale il detto “ca nisciun è fess”, e questo gli scafatesi l’hanno capito bene: “Sono anni che la politica ci dice di non pagare le bollette del Consorzio di Bonifica e noi puntualmente con tutte le dovute morosità per ritardato pagamento ci apprestiamo a pagarle”. Oltre il danno, anche la beffa. E sul canale Bottaro, diventato una vera palude a cielo aperto, proprio sotto le finestre di un silente Palazzo di Città, arriva l’interrogazione del consigliere Pd Michele Grimaldi: “abbiamo presentato un'interrogazione al Sindaco sulla vergognosa situazione nella quale versano il Bottaro ed altri canali del fiume Sarno, tra scarichi abusivi e la presenza di fanghi sospetti”. Erbaccia, acqua putrida e stagnante, insetti, topi, e rifiuti sversati da incivili sono una cartolina triste e purtroppo vera, del centro città. “I residenti di Via Zara e zone limitrofe sono costretti a subire ogni giorno l’umiliazione di vivere in simbiosi con le maleodoranti esalazioni prodotte dai canali, con ratti portatori di ogni sorta di malattie, nugoli di zanzare fastidiosissime e rifiuti di ogni genere, che fanno scempio di una delle zone storicamente più caratteristiche e belle della città di Scafati – continua Grimaldi, evidenziando anche l’aspetto socio economico – Senza tacere, infine, il danno economico che subiscono le attività commerciali della zona e il crollo del valore degli immobili insistenti sul percorso del Bottaro e del Fienga”.
Un danno oramai irreparabile, considerata la conclamata morte commerciale di Piazza Vittorio Veneto, con interi stabili chiusi e abbandonati, in balia di degrado e incuria. Appena una settimana fa il maltempo provocò la caduta di calcinacci da uno dei palazzi storici del centro. Il consigliere democrat segnala anche uno scarico “sospetto” sotto il ponte che incrocia via Zara con via Montegrappa. La pulizia dei canali non è competenza del Comune, ma l’esponente consiliare ha chiaro cosa dovrebbe fare però il primo cittadino: “Chiedere alla Polizia Municipale di intensificare controlli su sversamenti abusivi. E in quanto prima autorità sanitaria della città predisporre immediate analisi su cosa siano quei fanghi. E convocare una conferenza di servizi con Asl, Consorzio, Arcadis ed altri soggetti pubblici e privati interessati alla vicenda, insomma, fare il sindaco”.
VIA NUOVA SAN MARZANO E CANALE SAN TOMMASO, VERTICE IN ARCADIS
Non solo canale Bottaro, i disagi degli scafatesi sono palpabili anche in via Nuova San Marzano, strada soggetta ad allagamenti anche per minime precipitazioni, e sulle sponde del canale San Tommaso, dove si registra un vero scempio ambientale. La questione è portata avanti dai consiglieri comunali di maggioranza Brigida Marra e Mimmo Casciello, che ieri mattina sono stati in audizione all’Arcadis. “Arcadis si è impegnata ad una perizia dei canali laterali per verificarne le condizioni e individuare eventuali costi di pulizia da girare alla Provincia di Salerno, tra l’altro assente oggi nonostante sia stata convocata – così la Marra su via Nuova San Marzano – l’Agenzia Regionale, inoltre, provvederà ad un perizia del contropasso e a chiederne la pulizia al competente Consorzio di Bonifica. Provvederemo comunque anche noi, come Comune di Scafati a far pervenire al Consorzio una stessa richiesta. Infine, Arcadis valuterà la possibilità, così come richiesto di collegare la rete fognaria di Scafati a quella di Poggiomarino in quel tratto problematico di 200 metri”. Anche qui viene evidenziata una mancanza del famigerato Consorzio di Bonifica. Il principale problema che attanaglia il Canale San Tommaso in località Cappelle è lo sversamento (legale) della rete fognaria di Angri nelle sue acque. “L’incontro di questa mattina è stata l'occasione per fare il punto della situazione sullo stato del procedimento amministrativo in corso per i lavori del Collettore sub 1, necessario per il definitivo superamento del contesto di criticità ambientale in atto per il Canale San Tommaso – spiega Mimmo Casciello – Al momento è in corso l’istruttoria per l'approvazione del progetto esecutivo, che ha già ottenuto tra l'altro i pareri tutti gli enti preposti. Si è dunque giunti alle fasi conclusive di un procedimento difficile e tortuoso che da qui a non molto consentirà il riavvio dei lavori”.