Di Adriano Falanga
Passo indietro di Pasquale Aliberti sull’azzeramento di Giunta, che pure aveva promesso in conferenza stampa. La decisione sarebbe conseguenza del voto contrario che la sua stessa squadra consiliare gli ha manifestato. “La Giunta non si tocca” hanno deciso in otto su dodici, a meno che non siano cambiati i criteri per la scelta dei nuovi assessori. E siccome la proposta non è piaciuta al primo cittadino, da qui il cambio di passo. “Nessun assessore è stato messo in discussione né ho bisogno di ridimensionare alcuni elementi della Giunta, soprattutto quelli che in questi anni hanno dimostrato capacità organizzativa e di aggregazione oltre che consenso personale” ha spiegato in un comunicato il primo cittadino, allontanando così anche le voci di un ridimensionamento del vice sindaco Giancarlo Fele o il “benservito” a Diego Chirico, come trapelato in un primo momento. Nuova apertura alla minoranza: “Nella prospettiva è giusto lavorare su una coalizione ampia, capace di portare avanti con la stessa energia il grande lavoro prodotto in questi anni”. Insomma, basta tatticismi e trattative da gioco forza su ogni argomento, ad Aliberti servono almeno tredici voti di fiducia non tanto sulla sua figura, bensì su quattro precisi punti: Più Europa, Bilancio, Puc, Sfiducia Coppola. Quest’ultima pure è stata momentaneamente accantonata, in attesa delle decisioni del Tar. Definisce “fantasia dei giornalisti” l’ipotesi Monica Paolino come sua erede sulla poltrona di primo cittadino.
“Ipotesi fantasiosa, piuttosto preferirei un Santocchio o un Salvati – ha detto Aliberti – Monica Paolino, eletta per due volte al Consiglio Regionale dai cittadini della provincia di Salerno è giusto che continui a svolgere il suo ruolo nell’interesse di questa parte di territorio e di Scafati, cosa che ha fatto egregiamente in questi anni producendo tra l’altro notevoli risultati”. Non gradisce che si parli di futuro candidato sindaco quando manca ancora un 50% di consiliatura, nessun nome, non Monica Paolino, non Giancarlo Fele, ad Aliberti preme arrivare prima al 2018. “E’ inaudito che si discuta già oggi del futuro candidato sindaco e non delle azioni che stiamo mettendo in campo in tema di riqualificazione urbana, assetto del territorio e politiche sociali. Spero che il confronto avvenga sulle idee – conclude poi provocatoriamente – ma poche, purtroppo, ne vedo in giro”. Non manca però il commento ironico di Marco Cucurachi, Pd: “Aperta la manifestazione pubblica di interesse per ricoprire il ruolo di “vicesindaco”. I candidati, anche senza consiglieri di riferimento, possibilmente transfughi e trasformisti, sono ammessi ai colloqui per titoli ed esami da tenersi nella Casa Comunale”.