Di Adriano Falanga
Furbetti del cartellino, assessori fantasma, Helios. Temi che stanno agitando non poco le acque della già travagliata politica scafatese. Ne parliamo con Nicola Acanfora, giovane fedelissimo alibertiano, sulle spalle deleghe importanti quali Urbanistica e Polizia Municipale. Davvero la sensazione è che nessuno voglia assumersi responsabilità, in un periodo delicato come questo? “Articolo simpatico. Gli assessori sono pagati anche per fare giunta ma non solo per quello, abbiamo delle competenze specifiche di cui ci occupiamo, per essere un buon assessore bisogna confrontarsi quotidianamente con gli uffici, incontrare cittadini ed essere presenti sul territorio mettendoci la faccia. Ovviamente bisogna assumersi le responsabilità presenziando in giunta, un determinato numero di assenze sono fisiologiche, la cosa importante è che le assenze non siano strategiche, sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti di chi invece in giunta è sempre presente, e non mi sembra questo il caso onestamente, questa giunta è collaborativa al suo interno”. Acanfora non nega che qualcuno si sia dato alla “macchia”, come ha denunciato Diego Del Regno e confermato lo stesso Giancarlo Fele. “Sicuramente al comune vedo meno politici rispetto al passato, o meglio vedo sempre gli stessi. E’ una questione di etica personale, siamo stati eletti maggioranza e opposizione per governare e per vigilare a prescindere dal momento delicato o meno bisogna continuare a farlo, chi ha paura o non è più in grado può sempre scegliere di dimettersi”. Sembra che la commissione d’accesso abbia chiesto lo scioglimento. “Non conosco la decisione della commissione d’accesso, però sono certo che in questi 8 anni di amministrazione Aliberti la camorra al comune non è mai salita, tanto meno si è infiltrata, anzi ad essere onesti è stata anche combattuta con le confische alcune veramente molto scomode che pure questo sindaco ha avuto il coraggio di fare rispetto ai suoi predecessori. Resto fiducioso ed ho grande rispetto per il lavoro della commissione e, della giustizia inquirente e giudicante, sono certo che Pasquale Aliberti e la sua famiglia riusciranno a spiegare le loro ragioni, ho grande stima in lui come Sindaco e come uomo, ha dato tanto a questa città e merita rispetto. Dispiace a tal proposito che sui giornali è già stato condannato innumerevoli volte, io per deformazione professionale credo sia innocente fino ad una sentenza passata in giudicato, e mi creda siamo molto lontani da questo, in questi mesi ho sentito tante chiacchiere e pochi fatti, sono fiducioso, ripeto ho fiducia nella magistratura”.
Helios, che idea si è fatto? Come assessore Urbanistica, è d’accordo con la modifica della norma di attuazione del Pip, come chiesto dai cinque consiglieri di opposizione? “A prescindere dal ruolo che ricopro, bisogna tutelare i cittadini stremati da questa situazione diventata ormai insostenibile, ci sono delle prescrizioni ambientali che devono essere rispettate, non sono contro gli imprenditori, che hanno diritto a fare impresa sul territorio, ma allo stesso tempo bisogna avere rispetto per chi abita nei pressi della stessa azienda – poi l’apertura alla minoranza – In linea di principio bisogna evitare che altre aziende con caratteristiche simili possano insediarsi non solo in quella zona, ma su tutto il territorio comunale, l’ambiente è un tema importante, ora non so se la modifica della norma sia la strada giusta, ma una soluzione a prescindere bisogna individuarla”. Polizia municipale, due agenti sono stati sospesi, altri due indagati. “Non mi sembra giusto anche in questo caso esprimere sentenze affrettate, è vero due vigili sono stati sospesi, ma onestamente non mi sento di infierire, chi ha sbagliato pagherà, questo deve servire da monito per tutti gli altri dipendenti affinché possano evitare di commettere errori di questo tipo, che possono portare anche a perdere il posto di lavoro. Sugli altri indagati non mi sento di esprimere nessuna considerazione, restano tali e continuano a svolgere il loro lavoro, spero non si verifichino più tali vicende, i dipendenti comunali sono persone perbene, ma esistono delle leggi e queste vanno rispettate”. E il comandante Alfredo D’Ambruoso, perché si è dimesso a pochi mesi dalla pensione? “Motivi personali, le cattive lingue parlano di dissidi interni al comando, ma questo non mi é dato sapere – svela Nicola Acanfora – piuttosto mi sento di esprimere gratitudine per il lavoro svolto in questi anni, gli auguro di godersi la meritata pensione dopo tanti anni di serio e onesto lavoro”.
IL VICESINDACO FELE: “IO SEMPRE PRESENTE IN COMUNE”
Assessori, questi fantasmi. La denuncia di Cronache sull’assenteismo istituzionale dei componenti l’esecutivo ha suscitato, come era prevedibile, ilarità ma anche polemiche. Giancarlo Fele, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, è risultato, dopo Annalisa Pisacane, il più assente. Fele ha raccolto 20 assenze su 46 sedute, da gennaio a settembre. Io non solo semplicemente tra i presenti, ma da quando il sindaco viene poco sono diventato addirittura full time, come da sempre del resto”. Fele rivendica l’impegno e la dedizione che mette nel suo operato. “Le assenze in giunta sono solo conseguenza di impegni professionali, ma io sono sempre presente in comune, e oltre pochi colleghi non vedo quasi mai nessuno. Non ci sto a passare per chi vuole scaricare le proprie responsabilità istituzionali. Il mio impegno va molto oltre, nessuno dice che da almeno sei mesi sono l’unico ad essere presente tutte le mattine”. Cronache ha esaminato i deliberati prodotti nei primi nove mesi dell’anno, registrando le assenze di ogni sigolo assessore. Al di là dello stipendio, che comunque viene recepito al netto delle presenze in giunta, le assenze sono viste come mancata assunzione di responsabilità, perché alla fine gli atti non vengono firmati. E questo, esonera l’assente da eventuali ricadute, anche penali, future. Il “chi l’ha visto” d’oro va all’unica donna: Annalisa Pisacane. La delegata alle politiche giovanili ed istruzione è stata assente una volta su due: 22 su 46. Segue Fele con 20 su 46. Medaglia di bronzo per Diego Chirico: 16 su 46. A quota 15 si attesta l’assessore a Bilancio e Manutenzione Raffaele Sicignano (unico a rinunciare al 20% del compenso dal mese di luglio). L’assessore all’Urbanistica Nicola Acanfora è stato assente 12 volte. All’ultimo posto, quale assessore più presente, troviamo Antonio Fogliame, delegato alla Cultura, con 8 assenze su 46 sedute.