“Il 25 noi organizzeremo un convegno sulla buona politica, quella che vince attraverso il confronto e non prova ad eliminare, invece, l’avversario con l’arma della calunnia e della violenza”. Così Pasquale Aliberti, annunciando una “contro manifestazione” a quella che terrà il Pd in piazza Vittorio Veneto domenica 25 ottobre. Da un lato il primo partito d’opposizione, nelle ultime settimane in pressing sul primo cittadino per chiederne le dimissioni e dall’altro l’amministrazione. I primi spiegheranno cosa, secondo loro, Aliberti non ha fatto e i secondi mostreranno le loro “compiute”. Intanto il sindaco ribatte, punto per punto, a quanto i democratici contestano come “incompiute”. “Sul Pip paghiamo le scelte sbagliate ereditate dalla sinistra e dai miei oppositori che per anni hanno ricoperto il ruolo di amministratore in Agroinvest (Mario Santocchio e Cristoforo Salvati, entrambi oggi in Fdi, ndr). Adesso aspettiamo il finanziamento promesso dalla regione per dare l’avvio all’opera. Sul Puc dobbiamo risolvere l’adeguamento al Ptcp a seguito di denunce fatte da chi non ha avuto il coraggio di votare contro il piano urbanistico comunale solo perché ha interesse a farlo saltare per qualche centro commerciale o qualche terreno da benedire”, ed anche qui, tra le righe, il riferimento è in particolare a Santocchio. “Ex Coopmes, a breve consegneremo i primi capannoni industriali. Per festeggiare inviteremo tutta quella classe dirigente che regalò l’area al truffaldino Artioli. Sull’ospedale i miei avversari sostenevano bastasse una firma del Governatore Caldoro per riaprirlo – continua ancora il primo cittadino – non credo che a De Luca manchi la penna. Noi dopo l’avviso di garanzia a Bortoletti continuiamo la nostra battaglia per chiedere la correzione del decreto 49 e la riapertura immediata nel piano dell’emergenza – infine, sul Polo Scolastico – fermo per gravi inadempienze dell’impresa. A breve ripartiamo, certi di avere la proroga sui tempi”. Non cede Pasquale Aliberti, ma anzi, rilancia con una stoccata ai suoi oppositori: “Sono certo che appena saranno al governo della città faranno molto meglio di quanto abbiamo prodotto noi in termini di opere pubbliche, politiche sociali e grandi eventi. Il loro biglietto da visita è nell’area che regalarono ad Artioli con danni per il comune per almeno 20 milioni di euro, nel contenzioso idrico che costò all’ente 3 milioni di euro e arricchì solo gli avvocati che oggi si propongono come alternativa o nei milioni di euro che riuscirono a far risparmiare all’imprenditore amico. Prima di governare però c’è da passare per il consenso popolare – conclude la sua disamina Aliberti – Spero ci autorizzeranno a partecipare alla competizione elettorale per avere certezza che la gente pensa lo stesso.”
Adriano Falanga