Di Adriano Falanga
“Non mi tiro indietro ad un consiglio comunale ad hoc. Se l’opposizione ha questioni che non sono di mia conoscenza e ritengono io debba chiarire sono pronto. Non ho problemi”. Così Pasquale Aliberti alle accuse mosse dal PD e da Fdi, scrivendo a sua volta al Prefetto. Respinge ogni accusa sulla convocazione del consiglio comunale: “non compete al sindaco, ma al presidente del consiglio comunale. Neanche l’integrazione sul Puc è avvenuta su mia sollecitazione. Non ho parlato con Pasquale Coppola, con cui notoriamente non siamo in buoni rapporti ma anzi, questi è dimostrato essere più vicino a Santocchio, che lo ha sostenuto alle elezioni regionali”. In aula Coppola confermerà di aver convocato la seduta dopo averla concordata con i consiglieri comunali proprio nella conferenza dei capigruppo. “Esprimo la mia solidarietà al sindaco – dirà il presidente del consiglio – è mia competenza la convocazione del consiglio e l’ordine aggiuntivo sul Puc l’ho inserito perché si tratta della sola ratifica del verbale stilato dalla conferenza dei servizi che si è tenuta in Provincia. Se non lo avessi fatto avrei dovuto riconvocare il consiglio entro venti giorni, pena l’annullamento del Puc”. Aliberti aggiungerà: “non c’è volontà a fermare un Puc in cui non è contemplato il centro commerciale”, chiaro il riferimento alla volontà di costruire il centro commerciale ad opera del consorzio Investire Futuro, di cui la moglie di Mario Santocchio è presidente. Nella lettera che Aliberti ha inviato al Prefetto l’assenza della minoranza viene definita come un “atteggiamento intimidatorio anche nei confronti del civico consesso riunito nell’esercizio pieno e legittimo delle sue funzioni”. A nome dei consiglieri di maggioranza è Brigida Marra a stigmatizzare il comportamento dell’opposizione. “Ci sentiamo offesi, siamo persone perbene e lavoriamo per l’interesse del cittadino. La loro assenza offende in primis anche la città di Scafati”.