Di Adriano Falanga
Nodi sempre stretti sul lungo scontro istituzionale tra il sindaco Pasquale Aliberti e il presidente del consiglio comunale Pasquale Coppola. La conferenza stampa di ieri mattina tenuta presso la stanza del sindaco a Palazzo Mayer non ha sciolto i tanti dubbi che girano sulla vicenda, ma anzi, sono emersi altri interrogativi sulla base di quanto Aliberti ha voluto dichiarare. Il sindaco mostra una nota datata 27 novembre che il vicario prefettizio Forlenza ha trasmesso al presidente del consiglio, dopo che avrebbe riceuvto la delegazione con a capo Aliberti. Entra subito nel merito il sindaco, e senza giri di parole afferma che “dietro gli atteggiamenti di Coppola ci sono poteri forti esterni che provano a condizionare e dettare i tempi del consiglio comunale”. Una mirata strumentalizzazione in cui il presidente del consiglio vestirebbe i panni del “burattino”. “Abbiamo capito chi sono i burattini – aggiunge il primo cittadino – i burattinai ancora non sono usciti allo scoperto”. Interessi economici secondo Aliberti: “non è più politica, ma tutta una manovra di apparati di potere economici – poi una stoccata – Il presidente oramai comanda tutto, decidendo anche la legittimità degli atti. Possiamo anche attuare la spending review e mandare via i dirigenti, affidando tutto a lui”. Venerdì scorso il primo cittadino, accompagnato dalla segretaria Immacolata di Saia e il consigliere Mimmo Casciello sono stati anch’essi dal Prefetto. “Abbiamo ristabilito la verità. Il Prefetto aveva trasmesso una prima nota perché non era stato messo a conoscenza degli antefatti”. E in questa nota fu definita illegittima la convocazione del consiglio del 27, ad opera del consigliere anziano Teresa Formisano. Un ruolo però che da Statuto spetta sempre a Coppola, in quanto è lui il consigliere con il numero maggiore di voti nella lista più votata. Non è così per Aliberti: “oggi è diventato presidente del consiglio, e poi la Formisano è stata legittimata ogni qualvolta ha sostituito Coppola perché impedito”. Ma Coppola venerdì non era impedito, ma nel pieno delle sue funzioni. “Abbiamo chiesto fino alla fine che presiedesse la seduta, da qui la presenza della Formisano”.
Presente anche lei, la capogruppo forzista spiega di aver sostituito il presidente: “reo di inerzia amministrativa” e su richiesta dei nove consiglieri comunali firmatari del sollecito. “Inerzia rispetto alla convocazione nelle date perentorie espresse dalla volontà del consiglio comunale”. Date impellenti: per la proroga di un ulteriore anno alla gestione del servizio sosta a pagamento affidata l’8 ottobre all’Acse per 5 anni e infine (ma di certo non per ultimo, anzi) per il procedimento di decadenza che secondo un emendamento alla delibera consiliare del 17 novembre doveva essere discusso in seconda seduta entro il 27. Coppola invece ha sempre sostenuto di attenersi alla legge, che indica in dieci giorni (senza specificare possibilità di deroghe) il tempo concesso al sindaco per rimuovere il contenzioso. Non solo, ha voluto fissare la convocazione al 9 dicembre, e cioè allo scadere dell’ultimo dei giorni a lui concessi dallo Statuto. Una decisione che allungherebbe i tempi oltre il 16 dicembre, ultimo giorno utile per il terzo mandato di Aliberti. “Politicamente parlando, siamo di fronte a un Kamikaze”. Incalzato su chi potrebbero essere “gli apparati di potere” che influenzerebbero il presidente del consiglio, Aliberti tentenna: “ho dei sospetti, ma in questa fase li tengo per me”. Poi cita la lettera di “diffida” che il Pd ha girato a Coppola e in cui si richiama l’interrogazione parlamentare presentata dagli esponenti democrat per chiedere una commissione d’accesso a Palazzo Mayer. La nota presentata da Aliberti è una richiesta di delucidazioni che Forlenza, vicario prefettizio, pone al presidente del consiglio comunale in data 27, lo stesso giorno della nota che dichiarerà illegittima la convocazione della Formisano. “Adesso la vicenda è chiara in Prefettura, aspettiamo cosa risponderà Coppola e in base a questo valuteremo il da farsi per il consiglio di domani sera” (questa sera per chi legge, ndr).
Per la cronaca, la nota prefettizia recita testualmente: “si sottopone all’attenzione della s.v. la documentata nota sindacale in data odierna, e si resta in attesa di cortesi notizie al riguardo” e cioè di capire perché i consigli comunali non sono stati convocati come da indicazioni della maggioranza, bensì al 1° e 9 dicembre. La documentazione allegata dal primo cittadino contiene anche la richiesta di alcuni consiglieri comunali a Coppola di prendere parte al consiglio del 27. A firmarla sono appena in 4: Alfonso Pisacane, Daniela Ugliano, Francesco Vitiello e il civico di minoranza Michele Raviotta”. Aliberti infine ricorda anche che Pasquale Vitiello non è più un consigliere di maggioranza da tempo, ma che il definirsi tale avrebbe indotto il viceprefetto a scrivere di aver ricevuto anche “consiglieri di maggioranza”.