di Erika Noschese
La presidente Assunta Tartaglione e Aniello Salzano si sono dimessi. La notizia non è ancora stata ufficializzata ma, stando a quanto emerge, il CdA avrebbe già presentato la relazione al socio unico, ovvero la Regione Campania e parlerebbero di “dimissioni irrevocabili” che saranno comunicate il prossimo 11 aprile. Una decisione giunta non solo all’indomani della presa di posizione della vice presidente Santoro di fare un passo indietro ma soprattutto a poche ore dall’ennesimo intervento della Guardia di Finanza che ha requisito altri documenti relativi alle varie assunzioni, dal 2015 al 2020. Il CdA aveva chiesto la convocazione dell’assemblea del socio unico, in programma proprio ieri ma, all’ultimo minuto, è stata differita al prossimo 11 aprile per un controllo incrociato sui dati forniti alla Regione sul consuntivo relativo al 2021 e il socio unico ha chiesto di rinviare. “La situazione l’abbiamo rilevata il 26 gennaio con l’azione fatta al socio, abbiamo fatto un lavoro certosino in questi mesi – ha dichiarato Aniello Salzano – Non eravamo andati lì per licenziare le persone ma per programmare, fare iniziative culturali ma non c’è stato possibile, abbiamo dovuto sistemare un po’ di criticità riguardanti il consuntivo 2021, non ancora approvato e del quale si sta disponendo”. E proprio per le difficoltà economiche in cui versa l’ente che il CdA avrebbe deciso, nonostante i tanti tentativi fatti, di dimettersi. “Nutriamo forte rispetto per l’ente che ci ha scelto, abbiamo tentato di evitare il dissesto”, ha aggiunto il membro del consiglio di amministrazione. Tra le difficoltà riscontrate anche le assunzioni, fatte con criteri opinabili e stando a quanto emerso si tratta di assunzioni irregolari, ragion per cui è stato necessario procedere al licenziamento nonostante la preparazione culturale. Al momento, bloccata anche l’ipotesi bando pubblico in quanto prima di procedere bisognava approvare il consuntivo. Il CdA ha preparato una seconda relazione inviata all’ente nella giornata di ieri. “Ci sono vari livelli di controllo ma è evidente che qualcosa non è andato nel verso giusto perché in una società c’è il collegio dei sindaci, la Regione Campania che ha un organismo di controllo, c’è una direzione generale ma il governatore De Luca è l’ultimo anello di una catena che non ha funzionato”, ha aggiunto ancora Salzano. Nella relazione sono state ripercorse le varie tappe che hanno portato al licenziamento di sedici persone, assunte con contratto a tempo determinato e il CdA avrebbe indicato le strade da seguire perché le criticità esistenti non permettono di fare il concorso pubblico per l’assunzione di 20 persone. L’ente regionale poteva contare sul sostegno di 49 dipendenti di cui solo due a tempo indeterminato e di questi sedici sono già stati licenziati mentre altri undici sono fortemente a rischio. “Non ci sono le condizioni per andare avanti, abbiamo tentato in tutti i modi di far quadrare la situazione ma non è stato possibile, la Regione deve farsi carico di questa situazione che ha raggiunto la sua criticità nel 2021”, ha chiarito Salzano ribadendo che l’obiettivo del socio unico dovrebbe essere quello di portare il caso in consiglio regionale e destinare all’ente una somma importante, riferendo a chi di dovere le problematiche in quanto la Scabec “deve essere una casa di vetro, trasparente perché basata su contributi pubblici e il nostro lavoro deve essere certosino, come abbiamo sempre fatto perché è una società importante che gode di professionalità di spessore ma alcune cose sono state fatte in modo sbagliato e auspichiamo che il nostro predecessore sappia spiegare cosa è accaduto perché ci sono 3 milioni e 700 mila euro da ripianare”, ha chiarito ancora Salzano. Al momento, sarebbero due i filoni di inchiesta sui quali stanno lavorando le fiamme gialle e riguarda le assunzioni, le collaborazioni esterne e i legami fra i vari enti regionali.