Sarno. Processo bis per l 35enne sarnese Rosario Amarante che il 7 febbraio scorso aveva incendiato il primo piano del Municipio, dove si trovano gli uffici dei Servizi sociali. Comune ancora una vola parte civile nel giudizio che sarà incardinato davanti ai giudici della Corte d’Appello dopo i 3 anni di condanna con il rio abbreviato nei mesi scorsi. A dar fuoco a faldoni e documenti, secondo le indagini, sarebbe stato poprio lui, già noto alle forze dell’ordine. Il gesto, avvenuto durante l’orario di apertura degli uffici, sarebbe stato motivato da una ritorsione dopo il rifiuto di una sua richiesta ai dipendenti comunali. Le fiamme si sono propagate rapidamente, mentre il fumo ha messo in pericolo le persone presenti e causato ingenti danni. Dopo la sentenza, l’uomo ha presentato appello, e la Corte d’Appello di Salerno ha fissato la nuova udienza per giovedì 4 dicembre. Per questo motivo il Comune sarnese ha deciso di proseguire la propria costituzione di parte civile, affidando nuovamente l’incarico all’avvocata Chiara Savarese, che aveva già seguito il caso in primo grado. L’amministrazione comunale, in una specifica delibera, ha sottolineato che la continuità dell’assistenza legale è necessaria per tutelare pienamente l’Ente, che ha subito un grave danno materiale e morale. Palazzo San Francesco vuole vedere riconosciute le proprie ragioni e ottenere giustizia per un episodio che ha colpito la città. Con la costituzione di parte civile in Appello, dunque, il Comune di Sarno ribadisce la propria determinazione su quanto accaduto lo scorso mese di febbraio e sarà in aula giovedì prossimo a Salerno con l’avvocato Savarese a rappresentarlo.





