
Sarno. A quasi due anni dall’inizio dei lavori arriva la consegna del bene confiscato al clan Galasso che da ieri a Sarno è nuova sede del Centro di Salute Mentale diretto da Alfredo Bisogno. Il centro polifunzionale fu inaugurato nel 2009 dal sindaco Amilcare Mancusi grazie ad un progetto promosso dai Lions Clubs per sostenere Palazzo San Francesco dopo la tragica alluvione: l’area in cui insisteva un deposito di materiale edilizio apparteneva a Ninuccio Galasso, cugino del boss Pasquale, ucciso nel 2005 proprio a Sarno. “Offriamo – ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – un servizio importante soprattutto ai giovani: un centro attrezzato, con locali per le visite, con spazi esterni per la riabilitazione, è davvero di grande valore. In questi anni – ha aggiunto il governatore – stiamo registrando, in modo particolare dopo il Covid, una esplosione di problemi psicologici, psichiatrici. Abbiamo ormai fenomeni di massa di depressione, di ansia. Abbiamo una situazione davvero difficile nelle famiglie, nel rapporto tra genitori e figli”, ha aggiunto De Luca. La struttura fu un’opera finanziata da Unione europea e ministero dell’Interno con fondi destinati al riuso dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Dopo l’apertura del centro polifunzionale con un giardino e dell’arredo urbano annesso, la struttura venne affidata dal Comune di Sarno in gestione ad alcune associazioni per lo svolgimento di attività aventi fini sociali. Nel 2016, però, il bene confiscato venne abbandonato per poi finire nel dimenticatoio. Nel 2020, era stato inserito nel “Piano delle opere pubbliche” della giunta comunale del sindaco Giuseppe Canfora, che puntava alla sua riqualificazione. Grazie al finanziamento della Regione è stato quindi affidato all’azienda sanitaria locale in comodato d’uso gratuito per i prossimi 50 anni. Infatti, la città di Sarno si giova di un “Centro di Salute Mentale, Centro Diurno di Riabilitazione e Dh territoriale psichiatrico” fino all’anno 2075, data di scadenza del contratto di comodato tra Palazzo san Francesco e l’Asl Salerno. Al taglio del nastro oltre al governatore della Campania erano presenti, tra gli altri, il presidente del Tribunale di Nocera Inferiore Massimo Palumbo, il procuratore capo presso il Tribunale nocerino Antonio Centore, il sindaco di Sarno Francesco Squillante, il direttore Asl Gennaro Sosto, il referente di Libera Campania per i beni confiscati Riccardo Christian Falcone e il direttore del Dipartimento di Salute Mentale Giulio Corrivetti. L’azienda sanitaria si farà carico di tutte le spese per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, la manutenzione dell’area esterna, arredo, pulizia dei locali, spese per le utenze e lo smaltimento dei rifiuti speciali. “Anche se la confisca di questo bene è avvenuta in un altro ambito giudiziario, è una grande soddisfazione vederlo restituito alla collettività- dice il procuratore capo di Nocera Inferiore Antonio Centore-. E’ il segnale forte della presenza dello Stato e della lotta alle mafie, nonché il ripristino della legalità. È fondamentale ricordare l’origine di questi beni e le attività illecite che vi si svolgevano, perché solo così si può comprendere davvero la forza della giustizia contro la camorra”, conclude il magistrato salernitano