Erika Noschese
Lutto cittadino in memoria delle 26 donne morte durante la traversata per raggiungere le coste italiane. Nella giornata di ieri, la giunta comunale si è riunita e, con un atto, ha proclamato il lutto cittadino, in occasione dei funerali, organizzati dal Comune di Salerno in forma pubblica, nel cimitero monumentale della città. Ancora da stabilire la data dell’ultimo saluto alle 26 giovani donne che hanno perso la vita nella speranza di ricominciare una nuova vita. Solo ieri, il coordinatore del pool di medici legali, infatti, si è recato in Procura per l’affidamento del caso. “Un plauso sincero alla Amministrazione comunale, al sindaco e agli assessori. Il lutto cittadino per le ventisei donne uccise è un atto di civiltà, un gesto d’amore”. È quanto dichiarano Gaetano Amatruda e Michele Romaniello di Andare Avanti e Luca Lamberti de ‘L’Altra metà del Mare è…donna’ che per primi avevano avanzato la proposta di proclamare lutto cittadino. “Adesso la città rifletta, stimoli discussioni più alte. Si coinvolgano le scuole, i più giovani. Salerno diventi la città capace di accompagnare un dibattito costruttivo, capace di individuare soluzioni e superare le strumentalizzazioni. Qualcuno ha scelto Salerno per gli sbarchi, la città risponda con la ribellione delle idee e dell’amore”, hanno poi aggiunto. La decisione della giunta comunale ha incontrato il plauso anche del deputato di Campo progressista, Michele Ragosta: “Sono contento che da Palazzo di Città sia stata accolta la mia richiesta, lanciata domenica sera, di onorare la memoria di queste giovanissime donne che sognavano di costruire un avvenire nel nostro Paese e, invece, non hanno mai toccato terra. Un gesto di grande umanità da parte di un’amministrazione che si è distinta in questi anni sul tema dell’accoglienza e della solidarietà”.