di Monica De Santis
La consegna di due innovativi purificatori e sanificatori è stata ieri mattina al Liceo Tasso, di Salerno, anche l’occasione per fare un punto sulla ripresa delle attività scolastiche da parte della dirigente Carmela Santarcangelo. Nel corso di un incontro svoltosi nella presidenza dello storico liceo salernitano, è avvenuta, come detto la donazione dei due sanificatori, frutto di una efficace collaborazione con l’azienda salernitana IT SVIL, diretta dal Ceo, Carlo Mancuso. Durante l’incontro oltre a presentare il progetto “Pothos” e le sue innovative caratteristiche, capaci di rendere sicuri gli spazi del liceo, si è dato il via anche alla campagna di crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe, partita questa mattina in concomitanza con la cerimonia. “Quello partito oggi è solo l’inizio di un progetto meraviglioso – ha esordito la dirigente scolastica del Liceo Tasso, Santarcangelo – realizzatosi grazie alla sinergia con un’azienda salernitana come IT SVIL che ha mostrato sensibilità verso l’argomento scuola e la protezione dei nostri alunni. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a sanificare e quindi recuperare tutti gli spazi del nostro istituto, dall’aula magna alla biblioteca e le palestre, per poi poter procedere gradualmente con la ripresa delle attività extrascolastiche che hanno reso celebre in tutta Italia il Liceo Tasso”. La dirigente si sofferma poi sulla necessità di continuare l’opera di messa in sicurezza di spazi che, storicamente, sono la base per le attività culturali extrascolastiche dell’istituto. “La campagna di crowdfunding, che parte oggi su GoFundMe, è necessaria – continua Santarcangelo – Le scuole hanno avuto, tramite il decreto Sostegni, un aiuto per poter realizzare delle attività e mettere in sicurezza gli spazi. Ma ciò è possibile solo per spazi ridotti. La nostra necessità invece è quella di vivere, in tranquillità, tutti gli spazi, altrimenti si rischierebbe di tenere fuori quelle attività extrascolastiche di natura culturale che sono alla base della storia e della mission del Liceo Tasso. Ci auguriamo che la nostra campagna possa aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo e realizzare questa opera di miglioramento della qualità dell’aria all’interno della scuola, iniziata oggi con questi primi dispositivi. È fondamentale che le famiglie sappiano che i loro figli vanno in un luogo protetto”. E sempre sulla questione spazi e sicurezza della scuola, partendo dall’episodio verificatosi due giorni fa all’Istituto Genovesi, la Santarcangelo ha spiegato che nel suo istituto si ritrova, ancora “a combattere con i genitori che chiedono passaggi di sezione perchè i figli devono stare con gli amici. Questo purtroppo non è possibile perchè se devo garantire la parità, il numero e soprattutto condizioni vivibili e serene all’interno degli spazi che ho a disposizione, non posso, per soddisfare il ragazzo che vuole stare con gli amici, ritrovarmi con classi di 30 alunni ed altre di 22 o 23 alunni. Questo sembra quasi un mettersi in contrapposizione rispetto ai desideri delle famiglie, ed invece non è così, si tratta solo di garantire la sicurezza. Quindi, ognuno deve fare la propria parte, noi come scuola, i ragazzi e le famiglie, perchè altrimenti diventa veramente complicato riuscire a gestire quello che è un organico che ci viene dato, da un anno all’altro, intorno al mese di aprile, con dei numeri che noi conosciamo e che avremmo sperato, quest’anno, in tempo di pandemia, fossero diversi. E invece, chiaramente si deve sempre avere a che fare con quello, che io chiamo la consistenza del borsellino, e quindi se non ci sono soldi per sdoppiare le classi non si può fare. Ora tra una settimana mi potranno dare anche l’organico covid, ma non posso sdoppiare una classe che ha iniziato già a lavorare insieme e non sarebbe corretto nei confronti del percorso didattico che stanno facendo i ragazzi, non è corretto perchè non riuscirei a garantire il numero di ore di cattedre necessario, per dare una continuità che pur si va chiedendo. Sono convinta che le singole autonomie scolastiche stanno facendo di tutto per riprendere in sicurezza e garantire a docenti e studenti di vivere la scuola in sicurezza. La collaborazione da parte dell’autorità del territorio è limitata e confligge sempre. Tanto per fare un esempio noi abbiamo avuto la scuola aperta di sabato e domenica per consentire l’abbattimento di un tramezzo, richiesto già lo scorso anno, ma invece di effettuare questo lavoro a luglio o agosto, è stato fatto ad inizio anno scolastico. E la stessa cosa riguarda i trasporti. Adesso aspettiamo se si riprendono all’80 o al 100%, questo significa che non è stato fatto niente per migliorare il servizio. Allora diteci cosa dobbiamo fare, perchè indicazioni certe non ne abbiamo e purtroppo, mi spiace doverlo dire ma la scuola vive ancora nell’incertezza, nonostante la comunità scolastica sta facendo di tutto. Il senso di responsabilità dei ragazzi all’interno delle scuole è incredibile”. La dirigente parla anche del green pass…“Qui non abbiamo problemi, anche coloro che non sono vaccinati, ogni due giorni fanno il tampone e all’ingresso a scuola mostrano il certificato”. Guardando al futuro si pensa alle uscite scolastiche… “Sul territorio riprenderanno al più presto, per quelle di più giorni, al momento il Ministero dice che si possono fare ma solo tra regioni bianche. Capirete bene che tutto questo ci impone di doverci organizzare all’ultimo momento, perchè non sappiamo come evolve la situazione”. E la giornata di ieri è stato un momento di soddisfazione anche per gli artefici di questa nuova pagina per il liceo Tasso, ovvero il team di IT SVIL, diretto dal Ceo Carlo Mancuso, all’ideatore e progettista del dispositivo “Pothos”, l’ingegnere Giovanni D’Acunto insieme al suo team. “Il progetto Pothos – commenta Mancuso – è alla base della mentalità aziendale di IT SVIL, da sempre una realtà, tutta salernitana, orientata alla sostenibilità ambientale, al rispetto del nostro ecosistema e al miglioramento della qualità della vita delle persone. Per noi oggi è fondamentale essere qui, in concomitanza con le riaperture delle scuole, per dare un messaggio ben preciso: è possibile tornare far tornare la scuola e i suoi alunni alla normalità”. Mancuso si sofferma poi sulle caratteristiche del sistema “Pothos”, uno dei nuovi progetti dell’azienda salernitana. “Pothos è un dispositivo di ultima generazione, concepito per rispondere alla crescente richiesta di ambienti interni salubri. Grazie alla tecnologia a raggi UV-C, è in grado di contrastare attivamente l’azione nociva delle sostanze inquinanti presenti nell’aria che respiriamo, eliminando vari microrganismi con un alto tasso di efficacia. È il prodotto di due anni e mezzo di lavoro, grazie al team dell’ingegner D’Acunto, che ha letteralmente lavorato giorno e notte sul progetto per poterlo poi affidare nelle mani di dirigenti scolastici lungimiranti come la dottoressa Santarcangelo. Infine vorrei sottolineare un altro aspetto di “Pothos”: il design. Non si tratta di un dispositivo tecnologico. Abbiamo cercato di dare anche un’anima, un design ad un oggetto che oltre a proteggere deve anche arricchire lo spazio incui è collocato. Ecco perché ogni piccola sfaccettatura è stata ideata per creare una piccola opera d’arte, che possa essere anche un bel vedere per gli occhi”. Infine la parola agli studenti del Liceo. Presenti durante la cerimonia anche due rappresentanti d’istituto, Ludovica Fava e Giulia Garofalo che hanno positivamente recepito la notizia della donazione dei due sanificatori. “Quest’anno abbiamo sicuramente iniziato meglio rispetto allo scorso – ha commentato il ritorno sui banchi Ludovica – Abbiamo trovato una situazione meno nuova rispetto allo scorso anno, passato tra qualche lezione in sede e la Dad”. Il primo pensiero appena tornati in classe? “Letteralmente un sospiro di sollievo”, affermano entrambe le studentesse. “Una volta si facevano carte false per non andare a scuola – continua Giulia – Oggi invece il non stare insieme, dal vivo, ci è pesato tanto”. “Il nostro istituto è famoso in tutta Italia soprattutto per le sue attività extrascolastiche – concludono le ragazze – Siamo abituati ad essere poliedrici, fattore fondamentale per il nostro prosieguo all’università. Questa iniziativa è stata fondamentale per sentirci finalmente in ambiente sicuro. Anche il fare una conferenza in presenza, dopo tanto tempo, per noi è stata una forte emozione. Il semplice pensiero di poter recuperare spazi come l’aula magna, la biblioteca o la palestra per le nostre attività extracurricolari ci dà speranza per il futuro”.