di Veronica Buda
Martedì 1 febbraio 2022 è ufficialmente iniziata la 72a edizione del Festival della Canzone Italiana, meglio conosciuto più semplicemente come il Festival di Sanremo. Ad oggi rappresenta uno dei principali eventi mediatici italiani, con un importante riscontro anche all’estero. Appuntamento fisso dell’inverno, è diventato parte della nostra cultura e specchio che riflette la nostra società. Ma come nacque tutto ciò? Il Festival di Sanremo fu ideato per aumentare il turismo nella cosiddetta “stagione morta” (intorno al mese di febbraio) nel comune ligure. E così, Angelo Nicola Amato, direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del Casinò di Sanremo, e Angelo Nizza, drammaturgo, sceneggiatore, giornalista, scrittore e autore radiofonico, decisero di dare vita ad una manifestazione canora. Il 29 gennaio 1951 si tenne la prima edizione nel Salone delle feste del Casinò Municipale di Sanremo, condotta da Nunzio Filogamo, particolarmente noto per la sua frase di apertura: ”Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate”. In questa storica edizione parteciparono solamente 3 interpreti: Nilla Pizzi, il Duo Fasano e Achille Togliani, che si alternarono nell’esibizione di 20 brani inediti. La novità non fu accolta con molto entusiasmo dai critici musicali e dalla stampa dell’epoca, così come dallo stesso pubblico in sala che continuò indisturbatamente a cenare e chiacchierare durante le esibizioni, tra il viavai dei camerieri. A vincere questa prima edizione fu Nilla Pizzi con il brano “Grazie dei fiori”. Nella seconda edizione, a partecipare furono in 5, ma a vincere fu nuovamente Nilla Pizzi. Fino a quel momento, il tutto fu trasmesso solo in radio, ma le cose cambiarono con la quinta edizione. Infatti, l’edizione del 1955 fu la prima ad essere trasmessa in diretta radio-televisiva dal Programma Nazionale e la prima in cui la finale fu trasmessa in Eurovisione. Un’altra data da ricordare è sicuramente il 1958, anno in cui Domenico Modugno vinse presentando “Nel blu dipinto di blu”, che divenne una delle canzoni italiane più celebri nel mondo e con il maggiore riscontro commerciale. Nel 1973 le riprese avvennero per la prima volta con telecamere a colori, ma solo per le televisioni estere. In Italia si continuerà a vedere il Festival in bianco e nero fino al 1977, anno in cui la kermesse musicale si spostò al celebre Teatro Ariston. Da quel momento ad oggi, il Festival si è svolto quasi esclusivamente all’Ariston, con un’unica eccezione nel 1990 quando si dovette tenere al Nuovo Mercato dei Fiori a causa dei lavori di ristrutturazione del teatro. Nel 1974 venne fatta per la prima volta la distinzione tra gli interpreti Big, ammessi di diritto in finale, e gli Aspiranti, a rischio di eliminazione. Nel 1980 venne eliminata l’orchestra: tutti gli artisti dovevano cantare su basi musicali pre-registrate. Anche il 1986 è una data molto significativa, poiché ci fu la prima donna a condurre il Festival: Loretta Goggi. Passando alle novità delle edizioni più recenti, dal 2015 il vincitore ha la possibilità di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest. Nel 2019 si eliminó la distinzione degli artisti in sezioni, mentre nel 2020 fu ripristinata la sezione delle Nuove Proposte e venne celebrata la settantesima edizione del Festival che si dedicò alla reinterpretazione, da parte dei cantanti in gara, di alcuni dei brani che fanno parte della storia del Festival di Sanremo. Tra i conduttori più celebri ricordiamo Pippo Baudo con dodici conduzioni e Mike Bongiorno con altrettante conduzioni. Odiato o amato, il Festival di Sanremo ha fatto sicuramente tantissima strada dal 1951 ad oggi, diventando uno dei più rilevanti e longevi festival musicali al mondo.