E la sanità ritorna nell’agone politico. Il continuo ed assordante silenzio delle istituzioni pubbliche campane, come Regione, Provincia e comuni ma anche dei parlamentari dell’area di sinistra o di centrosinistra, fa tanto rumore, a differenza dei continui interventi del centrodestra o del Movimento 5 Stelle. Dietro impulso del sindaco di Roscigno Pino Palmieri, il senatore Maurizio Gasparri ha presentato un’interrogazione al ministro Orazio Schillaci per chiedere notizie sullo stato della sanità in regione e nelle varie aree interne.
«Da diverso tempo il Cilento ed il Vallo di Diano versano in una situazione estremamente precaria a causa sia della carenza di personale medico ed infermieristico, sia della riorganizzazione sanitaria, che prevede tagli nell’emergenza per quanto riguarda le piccole realtà – dice – l’ultima notizia, in ordine di tempo, riguarda il SAUT (servizio assistenza e urgenza territoriale) di Bellosguardo. Nei giorni scorsi l’ASL ha deciso di trasferire i medici ivi presenti nel presidio PSAUT di Capaccio-Paestum, togliendo assistenza medica alle aree interne. Nessun medico potrà assistere i cittadini residenti nel comprensorio degli Alburni. Questi ultimi avranno, a partire dal 7 luglio, nella postazione di Bellosguardo solamente un autista e un infermiere».
Il senatore elenca poi le varie problematiche: «a Vallo della Lucania, da un’indagine del sindacato NURSIND, è emerso che dei 322 posti letto previsti nell’atto aziendale, i 16 posti letto della gastroenterologia, i 10 dell’oncologia, i 15 della neurologia ed i 20 di recupero funzionale non sono mai stati attivati proprio per la carenza di personale infermieristico; quello degli infermieri non è l’unico problema: a fronte di una previsione di 110 operatori sociosanitari, se ne contano solamente 15 in servizio attivo; dal 1° luglio – aggiunge – per il servizio di trasporto sanitario di emergenza urgenza 118, presso il presidio ospedaliero di Agropoli stazionano un’automedica con dottore e infermiere, ma senza rianimatore, e due ambulanze, una con medico, infermiere e autista soccorritore, l’altra solo con infermiere e autista soccorritore. Farà parte del medesimo servizio territoriale anche la postazione di piazza Santini a Capaccio-Paestum, dove ci saranno altre due ambulanze dello stesso tipo di Agropoli».
«All’ospedale “Luigi Curto” di Polla nel reparto di cardiologia non si riesce ad assicurare le turnazioni. Altre situazioni a rischio si registrano per i reparti di medicina e di neurologia, dove è presente un solo medico. L’ospedale pollese è punto di riferimento per oltre 60.000 abitanti che gravitano nei comprensori del Vallo di Diano, Tanagro e parte degli Alburni». Maurizio Gasparri chiede, dopo questa premessa, quali iniziative si intendano mettere in atto per i SAUT, quali provvedimenti siano stati adottati, o si voglia adottare, per risolvere il problema della carenza di personale nei plessi ospedalieri di Sapri, Vallo della Lucania, Agropoli, Roccadaspide e Polla e quali iniziative si intendano mettere in campo riguardo all’organizzazione estiva del servizio di guardia medica e dei presidi del 118 sui territori. Al senatore di Forza Italia si aggiunge anche il consigliere del Movimento Michele Cammarano. Quest’ultimo, nel suo ruolo di rappresentante del territorio, focalizza l’attenzione sul caso di Agropoli e sulla sospensione del servizio di ambulanza rianimativa: «Dal 1° luglio presso l’Ospedale di Agropoli non è più attiva l’ambulanza rianimativa. Nel delicato momento della stagione estiva, il provvedimento dell’Asl di Salerno mette a rischio la sicurezza e l’accessibilità ai servizi sanitari di 90mila abitanti».
«Il territorio di Agropoli presenta una notevole estensione e fa registrare, in questi mesi, una significativa affluenza turistica, per cui dover fare affidamento sul presidio di Vallo della Lucania per le emergenze comporta notevoli difficoltà, anche in considerazione delle non ottimali condizioni di viabilità e dei lunghi tempi di percorrenza. Questa carenza colpisce in particolar modo il territorio di Capaccio, dove è presente un unico medico presso il locale presidio sanitario ed è privo di ambulanze rianimative e di guardia medica». Queste le parole del consigliere regionale del Movimento 5 stelle Michele Cammarano che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta. «Ho chiesto alla giunta di prevedere misure urgenti per ripristinare la presenza permanente di un’ambulanza per la rianimazione nell’area e assicurare che la popolazione possa ricevere assistenza tempestiva e adeguata in caso di emergenze mediche. Bisogna mettere in campo misure correttive immediate per affrontare le lacune nel servizio sanitario – conclude Cammarano – soprattutto nei comuni dell’area cilentana».