Il Tar Campania della sezione di Napoli, accogliendo le tesi giuridiche esposte da un laboratorio di Patologia Clinica, iscritto alla Federbiologi ed alla Confapi Sanità, ha accolto il ricorso ed ha così annullato il «tetto di struttura» attribuito in applicazione delle Delibere di Giunta Regionale n. 599/2021 e n.215/2022. Lo annuncia il Confapi evidenziando che sono state accolte le tesi dell’associazione e di Federbiologi e ora la Regione dovrà rideterminare il budget. Di fatti, la vicenda assume particolare rilievo perché le Associazioni hanno contestato, attraverso ricorsi promossi innanzi al Tar Campania Napoli, l’attribuzione ai Laboratori di analisi accreditati da parte della Regione Campania di tetti di spesa per ciascuna struttura senza tenere conto del fabbisogno reale della popolazione regionale. «La Regione Campania ha modificato l’originaria fonte di finanziamento costituita da un unico budget annuale al servizio di tutti i laboratori – cd. Tetto di branca -. La modifica tuttavia ha limitato il servizio in danno all’utenza, riducendo in maniera sensibile sia il numero delle prestazioni da erogare e sia il budget economico originariamente previsto per l’intera branca di Patologia Clinica – hanno dichiarato dal Confapi – L’assegnazione dei tetti di struttura ha avuto come conseguenza la riduzione del budget mensile attribuito ai singoli laboratori e il conseguente esaurimento del budget, non alla fine bensì nei primi dieci giorni del mese di riferimento». Dunque, il Tar Campania Napoli, accogliendo il ricorso patrocinato da Federbiologi e Confapi Sanità, ha annullato il budget attribuito alla struttura ricorrente ed ha imposto alla Regione di rideterminarlo in virtù delle specifiche motivazioni e necessità che il Centro avrà cura di rappresentare con una dettagliata e puntuale relazione. La Regione dovrà eseguire la sentenza e, di conseguenza, dovrà esaminare la relazione presentata dal Centro vittorioso e rideterminare il tetto di struttura. «Le scriventi associazioni si compiacciono per la sensibilità manifestata dalla I Sez. del Tar Campania Napoli e coopereranno con la Regione Campania per una più attenta ed efficace determinazione dei tetti di struttura a tutela del diritto alla salute», hanno poi aggiunto. “Chi risarcirà i cittadini campani per il pesantissimo danno subìto durante tutto questo tempo a causa della gestione della sanità targata De Luca? Chi risarcirà le persone che hanno visto negarsi cure, assistenza e finanche una diagnosi tempestiva per gravi patologie, perché scelte amministrative scellerate – e dichiarate illegittime dalla magistratura – si sono tramutate nella riduzione non solo del budget attribuito ogni mese ai singoli laboratori, ma pure nel conseguente esaurimento del fondo, che si è sempre esaurito addirittura nei primi dieci giorni del mese? Spieghi questo, De Luca, ai cittadini, invece di continuare a considerare la sanità come il palco preferito da cui esibirsi nei suoi show. Quelli messi in scena durante il Covid per terrorizzare migliaia di campani: ora, pezzo dopo pezzo, si lacera la sua maschera”, ha dichiarato Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale, commentando la decisione del Tar Campania che accogliendo il ricorso presentato da un laboratorio di Patologia Clinica.
e.n