È tragico il bollettino delle ultime ore del 2022 e delle prime del 2023 per le strade del Cilento. Il nuovo anno si apre laddove si era chiuso l’ormai scorso con tanto sangue sull’asfalto. La prima vittima di questo tragico inizio di anno è una piccola bambina di Omignano. M.M., queste le sue iniziali, era nata a Vallo della Lucania sei anni fa da madre e padre di origini tunisine, una famiglia molto ben integrata nella comunità cilentana. Il padre, da oltre un decennio in Italia, si adopera in vari lavori, non disdegnando anche i più umili.
Nel pomeriggio del 31 dicembre, per cause ancora da appurare, l’auto sulla quale viaggiava la famiglia, una Fiat Punto, si è scontrata con una Fiat 500 sulla SS18, poco fuori dall’abitato della frazione Scalo di Omignano. Sulle due vetture, due famiglie con rispettivamente due minori. A giudicare dallo stato delle due auto, totalmente distrutte, l’impatto è stato molto violento. Ad avere la peggio è stata la piccola M.M. che è entrata in arresto cardiaco in seguito all’impatto. Sul posto, sono giunte due ambulanze, una delle quali ha trasportato la piccola all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania. All’arrivo sul luogo del sinistro, i sanitari hanno constatato la gravissima situazione in cui la bambina versava: già in arresto cardiaco, è stata accettata al nosocomio vallese. Qui, per un tragico gioco del destino, era di turno al pronto soccorso, nel suo ruolo di infermiere, il sindaco di Omignano Raffaele Mondelli. Il primo cittadino, riconosciuta la paziente e venuto a conoscenza della situazione non semplice, si è adoperato, insieme ai medici del presidio ospedaliero, affinché fosse trasferita al “Santobono” di Napoli.
Il nosocomio napoletano rappresenta un’eccellenza in campo pediatrico: i sanitari hanno fatto il possibile per salvare la vita, ma le ferite riportate da M.M. erano troppo gravi affinché si salvasse. Il decesso è avvenuto nella notte. Poche ore prima, sempre sulla Strada Statale 18 ma nel comune di Eboli in località Santa Cecilia, uno straniero a bordo del suo ciclomotore è stato travolto da un’auto di grossa cilindrata. Stando alle prime ricostruzioni il marocchino era a bordo di un ciclomotore senza alcuna illuminazione né segnale catarifrangente. È stato colpito in pieno. Immediato l’allarme da parte dell’investitore, dal quale sarebbero arrivate le prime informazioni per la ricostruzione delle dinamiche. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Eboli che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica. La vittima non aveva con sé documenti. Potrebbe trattarsi di un bracciante agricolo. I due fatti di sangue, nella loro incredibile tragicità, se possibile riaccendono i riflettori sulla pericolosità della Statale.
Pochi giorni fa, nel tratto di strada che attraversa il comune di Capaccio Paestum, in un altro sinistro tra due auto, dopo le ferite riportate, non ce l’ha fatta il 45enne Salvatore De Martino, padre di due figli. Ma i casi sono numerosissimi purtroppo e la popolazione cilentana reclama maggiore sicurezza sulimportante arteria che potrebbe arrivare con maggiori controlli o con una maggiore manutenzione, perché non è da escludere che qualche sinistro sia causato da dissesti, fossi o avvallamenti dell’asfalto.