di Monica De Santis “Noi come commercialisti auspichiamo al più presto che vengano riattivata la possibilità di svolgere le elezioni perché per la professione questo è un momento molto delicato e molto importante, abbiamo bisogno di una governance, sia a livello nazionale che a livello provinciale stabile”. Così Antonio Sanges, membro del comitato scientifico dell’AMC, Associazione Nazionale commercialisti, in merito alle elezioni nazionali e provinciali per il rinnovo del consiglio dell’ordine dei commercialisti, bloccate dopo un ricorso al Tar. “I dottori commercialisti sono sempre in prima linea a difesa del contribuente e a difesa delle aziende, quindi, è fondamentale che la nostra governance detti delle linee guida per poter affrontare un momento molto delicato che è quello che stiamo vivendo attualmente, ovvero del post pandemia. Non si deve dimenticare ne sottovalutare l’importanza dei commercialisti in questo momento. Siamo sempre stati una figura presente, puntuale e precisa anche nei vari adempimenti che lo Stato ha proposto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, dal Decreto Cura Italia all’ultimo Decreto Ristori”. Sui candidati a livello provinciale Sanges spiega… “A livello provinciale, qui a Salerno, abbiamo tre liste, che si sono presentate e tutte quante propongono validi programmi e validi professionisti. Presumo che le intelligenze riusciranno a prevalere sui colori delle liste e chiunque vincera sicuramente porrà in essere strategie significative e potenziamenti per far comprendere ancora di più al territorio l’importanza della figura del commercialista, che in un momento di criticità aziendale come questa è sempre in prima fila per difendere quelli che sono gli interessi e gli elementi di riferimento aziendale”. Si sta assistendo anche ad una straformazione della figura del commercialista? “Esatto il dottore commercialista non sarà più soggetto principale, attivo per quanto riguarda il processo tributario, o visto di conformità, ma si sta ritagliando un ruolo di specializzazione per quanto riguarda la nuova normativa sulla crisi di impresa. Quindi come dice lo slogan pubblicitario del Consiglio Nazionale grazie a queste elezioni saremo sempre di più attenti osservatori della prossima riforma fiscale, perché la nostra professione è efficiente ed efficace a tutelare il bene comune delle imprese locali e nazionali”. Crede che si voterà prima della fine dell’anno? “Mi auguro che il buon senso della categoria prevalga e si riesca a votare entro la fine del dell’anno. Attendiamo quelli che sono i risvolti del ricorso al Tar e poi speriamo di andare al voto. Ripeto è fondamentale e di vitale importanza rinnovare la governance a livello provinciale, regionale e nazionale anche in virtù del nuovo piano di resilienza, noi dobbiamo essere attori principali in questo momento di trasformazione post lockdown per far ripartire l’Italia”.
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