Per la comunità di Rutino, i prossimi giorni saranno molto particolari. Come ogni anno, seppur negli ultimi tempi la tradizione non si sia rinnovata, tornano i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo. La grande novità, prima volta nella storia per il centro cilentano, è che nella sacra rappresentazione del Volo dell’Angelo, a rappresentare quest’ultimo sarà una femminuccia. Si tratta della piccola Luana Pandullo che è stata scelta dal comitato organizzatore e che domenica 14 interpreterà il bene che combatte il male, vincendo sul diavolo. Una piccola rivoluzione, dunque, quella che si sta concretizzando in questi giorni e che cambia la storia di Rutino. «È un’emozione immensa – dice la famiglia – siamo felicissimi, onorati ed orgogliosi per questo riconoscimento. Una piccola rivoluzione per la nostra comunità nella quale è arrivata una particolare ventata di novità. Anche a nome di Luana – conclude – ringraziamo tutti per l’affetto dimostrato». A questo particolare, si aggiunge un’altra grande novità: la chiesa di San Michele riapre dopo un lungo periodo di interventi di restauro. Lavori che erano necessari viste le critiche condizioni della struttura. Nel mentre i lavori procedevano, le sante messe si sono spostate presso il centro polifunzionale che sorge nel centro del paese. Un qualcosa di temporaneo che non ha di certo fermato la grande fede provata dal popolo nei confronti del Santo. «Sembra un grande sogno che si realizza dopo due anni – dice il parroco Don Antonio Lubrano – la speranze e la fede nella volontà divina non sono mai mancate nonostante le grandi e numerose difficoltà che si sono presentate. Oggi ringrazio il Signore per l’amore e la gioia immensa che ho al pensiero di celebrare nella stupenda chiesa di Rutino». Nel passato, la chiesa rutinese era definita come la cattedrale del Cilento date le sue caratteristiche quali la bellezza, la grandezza, l’importanza del culto di San Michele Arcangelo.
Il Volo dell’Angelo
Il Volo dell’Angelo è una sacra rappresentazione che vede l’eterna lotta tra il bene e il male, tra la luce e il buio, l’Angelo e il Diavolo. Dalla chiesa, parte una robusta corda d’acciaio che termina al palazzo di fronte. In basso, al centro di essa, vi è un alto palco adornato con colori che ricordano le fiamme dell’inferno. È qui che si svolge la scena, il duello tra l’Angelo e il Diavolo. Tra i due nasce un dialogo, cantato dal primo e recitato dal secondo. Nella seconda parte la “singolar tenzone”, quella che sembrava un’impari lotta vede il demonio soccombere ed arrendersi al messo divino. «Folli contro il Signor del firmamento – canta l’Angelo – chi resistere potrà è ivi dispersi sì come polve alla balia del vento». La tradizione, finalmente, potrà tornare per la gioia della comunità e di un intero comprensorio.