Lo abbiamo preteso e il patrono sarà sostenuto dallo Storico Gran Concerto Bandistico “Città di Salerno”. Il teatro Verdi non riceverà l’omaggio delle formazioni, a causa del percorso abbreviato in favore di Piazza della Libertà
Di Olga Chieffi
Una pagina di cultura che da anni divulga, promuove e schizza l’essenza musicale di questa città, non poteva non lanciare l’appello per far accompagnare San Matteo in processione dall’abituale “bandone”, ovvero la formazione “sfoggiata” dallo Storico Gran Concerto Bandistico “Città di Salerno”, fondato dall’indimenticato Maestro Domenico Giordano insieme al Maestro Vincenzo Cammarano, oggi gestito da Rosario e Rino Barbarulo dell’AISDA. Dopo qualche diniego dovuto al risicato budget messo a disposizione, i lacci della borsa sono stati allentati e le bande sfileranno al gran completo in processione. La festa di San Matteo è legata alla musica, in particolare alla banda. In questo giorno, si tenta disperatamente di onorare le tradizioni, di “guardare” ad una festa che non esiste più, ma che forse ancora nella musica possiamo ritrovare. Ricordiamo le processioni di quei mitici festeggiamenti patronali del secolo scorso, ospitanti un’unica banda, una formazione d’ eccezione, quella dell’Orfanotrofio Umberto I, il Serraglio, che schierava tra le sue file insegnanti e i migliori allievi della prestigiosa Scuola di Musica. Per la banda del “Serraglio” era un onore sfilare e si preparava scrupolosamente nella celebre “villetta”, per studiare il passo, dare lo “spolvero” a particolari marce richieste dai portatori, quali Creola, una marcia briosa in 6/8 composta dal M° Gaetano Savo, che ben si adattava ai passi corti dei portatori di S.Giuseppe e S.Matteo, gravati dal grande peso delle statue, oppure Rinascita una maestosa marcia sinfonica. I ricordi di quella formazione d’eccezione, ci vengono donati dai maestri che oggi insegnano o hanno concluso la loro carriera in conservatorio, Antonio Marzullo, Domenico Giordano, Domenico Procida, Antonio Florio, Alberto Moscariello, Raffaele Pastore e tanti altri “…c’erano due bande, quella dei grandi, già avviati al professionismo ed una dei piccoli formata dagli allievi delle scuole elementari e medie. Per San Matteo le due formazioni si univano ed ecco la celebrata banda dell’Orfanotrofio di quasi 70 elementi”. Sarà come sempre una folle journée per le tre formazioni, per dirla con il Lorenzo da Ponte de’ Le nozze di Figaro, che si raduneranno in piazza Amendola alle 16 per poi ascendere in duomo per l’inquadramento dell’intera processione. Ad aprire la processione ci sarà il Concerto Bandistico Città di Pellezzano, agli ordini di Giuseppe Genovese, per i Martiri Salernitani, quindi la banda musicale “Città di Vietri sul Mare” guidata da Aniello Ronca per San Gregorio e San Giuseppe. Per eseguire le più importanti marce sinfoniche, bisogna poter contare su tutti gli strumenti e su almeno quattro bassi di valore ed è abitudine che la Banda “Città di Salerno” trovi l’amalgama e il “passo” prima in piazza Amendola, poi per gli slarghi del Centro Storico, disegnando un breve percorso esclusivo, che si snoderà per Largo Campo, salendo quindi per via delle Botteghelle e facendo l’Intrada da Piazza Alfano I sulle tracce di quel percorso che vedeva la banda dell’ Umberto I uscire dalla sede passare dinanzi alle carceri di Sant’Antonio, fermarsi e suonare anche per i carcerati, e quindi scendere per via Trotula de’ Ruggieri, fermarsi in Largo Abate Conforti e schierarsi in Piazza Alfano I per eseguire un assaggio del repertorio marciabile in attesa dell’ uscita della processione. Così farà anche lo Storico “Gran Concerto bandistico “Città di Salerno”, che farà ascoltare le gemme del repertorio classico. Lì all’inquadramento vedremo sorridere ai suoi allievi il Maestro Antonio Marzullo, il quale dopo abitualmente scappava in teatro per salutare le statue al loro passaggio in piazza Luciani. Oggi non sarà così il giro, già lunghissimo, di oltre tre ore e mezza, sarà abbreviato per il saluto al mare che avverrà sul fronte ovest di Piazza della Libertà. Manca oramai da un ventennio il così detto servizio di piazza, così come il concerto di una banda militare nazionale avviene solo in occasione dei grandi raduni (l’ultimo quello della Marina Militare che vanta strumentisti salernitani in organico tra l’altro) e fu proprio la banda stellare “Città di Salerno” ad offrire in piazza Amendola, diretta da Vincenzo Cammarano, la musica per San Matteo, in attesa dei fuochi artificiali. Il riprendere questa tradizione sarebbe anche l’occasione di ricordare diversi maestri che oggi ci hanno lasciato e che hanno scritto pagine della storia musicale della nostra città, in particolare tra i fiati. La pietra è stata lanciata speriamo che le onde si propaghino il più lontano e forti possibile.