di Marta Naddei
La settimana di san Matteo inizia con una lite. C’è aria di maretta tra alcune paranze di portatori delle sacre effigi dei santi e la Curia di Salerno. Oggetto di un aspro scambio di vedute, avvenuto martedì sera nei pressi del Duomo, il percorso della processione in onore del santo Patrono, o meglio quella che è una consolidata abitudine che da sempre la caratterizza. Stiamo parlando del classico e simbolico “saluto” che le statue, sostenute dai portatori che le girano in direzione di questo o quell’altro palazzo, fanno di tanto in tanto durante il loro percorso. La lite, a quanto pare anche piuttosto accesa, ha interessato i componenti di alcune delle paranze di san Matteo e i parroci don Biagio Napoletano e don Antonio Quaranta che, nel corso della riunione, avrebbero comunicato la decisione che arriverebbe direttamente dall’Arcivescovo di Salerno, Luigi Moretti. Un alterco che potrebbe avere anche conseguenze concrete: qualcuno, infatti, ha anche minacciato di non scendere in processione nella giornata di sabato. Il provvedimento rientrerebbe in una sorta di “spending review” sulle processioni messa in campo da monsignor Moretti: non devono essere lunghe e non devono perdere quel valore spirituale che le dovrebbe caratterizzare. Addio quindi ai saluti da parte delle sacre immagini tridimensionali dei santi. Anche quest’anno, come il passato, si prospetta un san Matteo incandescente.