CASTEL SAN GIORGIO – Dopo il rinvio del consiglio comunale di Giovedì, sopraggiunto a causa di una lettura di un documento di “Verifica della maggioranza” da parte del capogruppo dell’UDC, Enzo Capuano, a parlare ora è il sindaco di Castel San Giorgio, Franco Longanella.
Sindaco, si è aperta una nuova crisi politica per la maggioranza?
«Stavo quasi sperando che questa fosse una crisi, invece non lo è nel modo più assoluto»
Come commenta allora il documento di giovedì?
«A dir la verità ho sentito le interpretazioni dell’UDC, che sono quelle di voler dare un’accelerata, ma personalmente non sono d’accordo. Noi già stiamo lavorando intensamente, molte cose non le abbiamo ancora prodotte perché ci vuole del tempo, come il PUC, per il quale abbiamo delle difficoltà che non dipendono da noi, ma dalla Provincia. Noi adesso opereremo. Poi l’UDC avrà modo di spiegare le ragioni e i confini di questo gesto in maniera più dettagliata in consiglio comunale»
Ma secondo lei, gli argomenti dell’UDC sono realmente quelli scritti nel documento o c’è anche dell’altro?
«Traspare un senso di insofferenza perché io non ho accettato alcuni argomenti che però erano oggetto di discussione in maggioranza e non in consiglio comunale»
Argomenti scottanti come l’apertura di Piazza della Concordia, l’ERS e la Sangiorgioservizi, sui quali ci sono divergenze con l’UDC?
«Divergenze? Non credo: loro stessi mi dicono che non hanno minimamente intenzione di minare la solidità della maggioranza. Questi sono fermenti che si discutono in maggioranza, per chi ne vuol discutere, perché io debbo pensare a lavorare, dato che questo è il mandato che ho avuto. Per piazza mercato la decisione è che dobbiamo fare in modo che ci siano posti per poter parcheggiare, facendo rispettare la segnaletica dei parcheggi a orario che c’è già, evitando parcheggi selvaggi. Se c’è da fare qualche altra cosa vedremo, perché c’è la necessità di garantire il transito ai residenti. Anche l’ERS è un argomento importante che ha molti aspetti positivi e altri negativi. Ma tutte queste sono cose che si discutono alla luce del sole. Quando ci saranno amici che vorranno portare avanti questo discorso in maniera più compiuta rispetto al passato, allora noi lo discuteremo con la massima serenità e vedremo cosa ne pensa la maggioranza, senza fare niente di nascosto. Ci sono delle cose che non sono urgenti ed altre che invece lo sono»
E la Sangiorgio servizi…
«Là ci sono problemi. Certo, forse l’UDC non è soddisfatta della soluzione, ma essa è necessaria e doverosa perché andiamo a coinvolgere un altro gruppo, l’API di Salvatore De Simone, e daremo la possibilità a questi amici, sia in consiglio comunale sia a qualche altro esterno, di dare un contributo. E per contribuire ci vogliono elementi per poter incidere»
Dopo giovedì ha mai pensato di dimettersi?
«Non appena avrò meno di undici consiglieri sarò dimissionario. Altrimenti, in coerenza con quanto detto precedentemente, noi abbiamo un programma di una valenza enorme da portare avanti. Devono essere gli altri a sfiduciarci. Se prenderanno questa decisione, ponendo in modo sbagliato le loro sollecitazioni, le loro proposte e magari anche le loro preoccupazioni, dovranno essere poi loro a spiegarlo in consiglio comunale e alla città.