di Andrea Pellegrino
Già sindaco di Salerno ma soprattutto docente dell’Università degli Studi, Aniello Salzano, storico democristiano, apprezza la candidatura del rettore Aurelio Tommasetti con la Lega. «Salvini ha messo in atto un vero colpo candidando il Rettore – ammette Salzano – e lo dico non per partigianeria. Tutti conoscono le mie simpatie, le mie inclinazioni, la mia storia quindi non sono sospettabile di faziosità. Dico quello che penso: Tommasetti ha dimostrato qualità nella guida dell’Ateneo ed è stato contattato e candidato dalla Lega. Una opportunità che ha saputo cogliere un partito in questa tornata elettorale». Il professore non ha dubbi: «L’Università di Salerno è un fiore all’occhiello di una provincia in cui non si eccelle in molti settori». Certo è, prosegue Salzano, che «Tommasetti ha avuto la capacità di continuare l’opera dei suoi predecessori, penso a Buonocore, Racinaro, Pasquino. Ed a proposito dell’ex rettore credo che gli elettori premieranno per la loro opera, sia Pasquino (capolista di Più Europa, ndr) che Tommasetti». Sulle dimissioni, invece, Salzano dice: «Tra poco si vota il nuovo Rettore.Siamo nel semestre bianco ma nonostante tutto sono certo della correttezza di Tommasetti. Sono certo che non utilizzerà l’Ateneo per la campagna elettorale. E’ una persona che ha un alto rispetto delle istituzioni».