Salma congelata, slitta l'autopsia di De Falco - Le Cronache
Cava dè Tirreni Provincia

Salma congelata, slitta l’autopsia di De Falco

Salma congelata, slitta l’autopsia di De Falco

di Andrea Pellegrino

Non c’è pace, neppure da morto, per il carabiniere Simone De Falco morto la scorsa settimana con un colpo di pistola in bocca. L’esame autoptico disposto dalla Procura di Salerno per ieri mattina è stato rinviato a fine settimana a causa di un errore (clamoroso secondo l’avvocato Alfonso Senatore) compiuto all’ospedale di Cava de’ Tirreni. Infatti la salma è stata congelata così da rendere impossibile l’autopsia che si sarebbe dovuta svolgere al cimitero di Cava de’ Tirreni alla presenza del medico legale incaricato dalla Procura, il dottor Giovanni Zotti e del consulente nominato dalla famiglia, il dottor Vladimiro De Bellis. A quanto pare entro fine settimana, più probabile sabato, l’esame potrebbe essere svolto, seppur sembra che la salma ben presto sarà trasferita al cimitero di Battipaglia. Comprensibile l’indignazione dei familiari – che tra l’altro avevano già immaginato la data dei funerali – e che ora dovranno attendere ancora qualche giorno. Rabbia e polemiche da parte dell’avvocato Alfonso Senatore (incaricato dalla famiglia del 40enne) che ha annunciato un esposto in Procura. «Si tratta di un errore grave – spiega il legale – ed ho chiesto che intervenga la magistratura per far chiarezza sull’accaduto». Ma ancora Senatore ha anche contestato le cattive condizioni della sala mortuaria del cimitero di Cava de’ Tirreni. «Una condizione questa – dice – che ci costringe ad andare altrove. L’esame si farà al cimitero di Battipaglia». Sulla data dovranno esprimersi i due medici mentre le indagini per appurare la dinamica del suicidio dell’appuntato metelliano proseguono su tutti i fronti. Al vaglio del perito balistico – nominato sempre dalla famiglia – c’è la prova dello stub effettuata immediatamente dopo la morte. Ancora si cercano testimonianze per ricostruire la mattinata di Simone De Falco all’interno del comando provinciale dell’Arma di via Mauri a Salerno. A Cava de’ Tirreni sono in tanti ancora increduli per l’accaduto. Chi conosceva il 40enne ancora non riesce a farsene una ragione. Ed è per questo che si seguono con attenzione tutti gli sviluppi della triste vicenda.