Guarda il videoContinua a registrare successi la “maratona” culturale che il nostro giornale ha avviato con le scuole di Salerno e Provincia. Alla tappa salernitana del Liceo Alfano I di via dei Mille ci aspettavano proprio loro, i giovani liceali con la voglia di parlare, denunciare, criticare la scuole e le istituzioni pubbliche. “Ci sentiamo abbandonati, messi da parte. La politica non parla dei giovani e noi ci siamo allontanati da chi non ci considera” è la denuncia che hanno lanciato i liceali dell’Alfano I di Salerno. “Ci consideriamo come una merce di scambio, da utilizzare quando se ne ha bisogno; al momento del voto, se si è maggiorenni per niente se minorenni” il grido d’allarme di un liceale. E’ la rabbia che cova tra gli studenti dell’Alfano I. Una rabbia fatta di privazioni e di mancati riconoscimenti , di tagli alle risorse scolastiche sempre più drastici e insensati, legati solo alle quadrature di bilanci statali che fanno acqua e che non si riesce a sanarli. Gli studenti dell’Alfano I erano già preparati a denunciare il loro malessere, con la progettazione della prossima realizzazione di una web-radio e di un giornalino scolastico; uno spazio esclusivo degli studenti che vogliono farsi sentire, grazie alla disponibilità della Preside che ha messo a loro disposizione le risorse utilizzabili e la struttura scolastica. “E’ un progetto fondamentale, quello che ci è stato offerto da Cronache”, ha dichiarato uno studente dell’Alfano . “Per conoscere quali sono i nostri problemi e quali sono le tematiche che ci riguardano più da vicino, bisogna farlo dire ai giovani e quindi quale migliore occasione scriverle direttamente su un quotidiano” ha continuato lo studente. Provvidenziale, pertanto, l’ingresso di “Cronache” nella struttura scolastica, dove i giovani studenti sono già preparati alla comunicazione verso l’esterno. “Una scelta lungimirante” come ha definito la Dirigente Scolastica Prof.ssa Elisabetta Barone il nostro “progetto”. “Un’opportunità che i giovani studenti hanno per presentarsi all’ esterno, dando anche a noi – ha continuato la Preside Barone – l’occasione per conoscere un mondo, quello dei giovani, che spesso ci sfugge perché relegato nello spazio infinito del web”. Ed ecco che anche a noi piace, quindi, poter pensare di essere presenti in quei “sogni” immaginari della Preside e ci piace, allora, chiudere con la sua stessa frase: “Accade, a volte che la fantasia sia al di sotto della realtà e che ciò che nei sogni è appena immaginato, si dia nella concretezza di un’esperienza incredibile anche da narrare”. E’ l’esperienza che il nostro giornale ha avviato con i giovani studenti, insolita, forse unica, ma concreta.
Nicola Castorino