Si è spento all’età di 90 anni, a Salerno, il tenente Giovanni Melillo, Cavaliere del lavoro, Ufficiale della Repubblica, per anni comandante f.f. della Polizia Municipale di Salerno. Nato a Procida (il padre era guardia carceraria), si trasferì a Salerno all’età di sette anni. Visse gli anni bui della guerra, prima come dipendente del Consorzio Agrario, poi come impiegato al deposito di materiale bellico al Comune di Pontecagnano. Fu assunto, dagli alleati, giovanissimo, al “Campo di Riposo” dei soldati inglesi, per un breve periodo, con la mansione di “bollitore”. Nel 1948 venne bandito a Salerno il concorso per 29 posti nel corpo dei Vigili Urbani dove, terzo in graduatoria, prese servizio lo stesso anno. Da allora il tenente Melillo è stato uno dei protagonisti della storia della città: ha vissuto in prima linea tutti i cambiamenti, dalla “piccola” Salerno alla città di oggi, vivendone tutte le trasformazioni. Fu uno dei più stretti collaboratori dell’allora sindaco Alfonso Menna e da lui ebbe un encomio nel 1965 per aver collaborato all’arresto di un noto pregiudicato. Nel 1972 fu nominato dal sindaco Gaspare Russo a capo della prima squadra annonaria della Polizia Municipale di Salerno. Portano la sua firma alcune proposte rivoluzionarie per l’epoca, dalla tessera identificativa per gli operatori del mercato ortofrutticolo alla razionalizzazione degli orari di carico e scarico merci, ai controlli e alle ispezioni per garantire la massima legalità. In occasione del terremoto dell’80, coordinò tutte le operazioni di assistenza alle famiglie. Ma il tenente Melillo ha scritto pagine di storie importanti anche per lo sport. Nel 1970 creò il primo gruppo sportivo dei vigili urbani assumendo l’incarico di direttore sportivo. Nel 1974 la squadra di calcio del Corpo vinse il Campionato Italiano dei vigili urbani. Una volta in pensione, si dedicò alla sua grande passione, il tennistavolo, arrivando a partecipare al Campionato Nazionale Veterani e al calcio, da entusiasta tifoso della Salernitana. Per anni ha collaborato con la Federazione Nazionale Pensionati Cisl per aiutare le persone più deboli e bisognose. Il tenente Melillo lascia i figli Lucia e Mino (aveva perso quattro anni fa la sua adorata figlia Rita e lo scorso anno l’amata moglie Lia), tanti nipoti e pro nipoti e un forte vuoto in una città che ha sempre amato e alla quale ha dedicato la sua lunga carriera. Le esequie si svolgeranno venerdì 8 aprile, alle ore 16.15, alla chiesa di San Gaetano in via Calenda a Salerno.
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