Ieri mattina, in via Raffaele Mauri, al quartiere Mariconda di Salerno, si è tenuta una cerimonia di commemorazione in ricordo delle vittime dell’alluvione dell’ottobre 1954. L’iniziativa è stata promossa dal “Comitato per il recupero del monumento alle vittime dell’alluvione”, e dagli istituti scolastici “Rita Levi Montalcini” e “Galilei-Di Palo”. Per l’occasione è stata apposta presso il monumento eretto in ricordo delle vittime dell’alluvione, una ghirlanda di fiori inviata dall’amministrazione comunale, rappresentata nell’occasione dall’assessore Angelo Caramanno. Al termine della Santa Messa, officiata dal Parroco Don Giovanni D’Andrea, è stata aperta al pubblico una mostra fotografica, fatta di scatti del tragico evento, curata dal prof. Vincenzo Marra. Numerosi i presenti, tra cui gli anziani che vissero in prima persona quella tragedia, e una rappresentanza degli alunni del’istituto Galilei-Di Palo e dell’istituto “Rita Levi Montalcini”, guidata dalla dirigente scolastica, Carla Romano. L’assessore Caramanno, ha voluto sottolineare l’importanza della prevenzione e dell’attenzione necessaria verso questo tipo di eventi:«Salerno è una città che non dimentica, ma anzi, trae spunto dagli avvenimenti accaduti per far sì che non si ripetano più. C’è bisogno di tenere costantemente una guardia altissima, specie sugli ormai frequenti cambiamenti climatici, che purtroppo possono causare catastrofi, per le quali è possibile adottare le dovute contromisure. Questo tragico avvenimento, al contempo, ci ricorda anche come da una tragedia sia venuta fuori la realtà di questo quartiere, che oggi è dotata di una sua forte identità territoriale e sociale. L’alluvione del 54 ha lasciato una cicatrice che è ancora viva nel tessuto della popolazione, perché un evento che può sembrare lontano nel tempo, in realtà è vicinissimo nel ricordo. Noi, come amministrazione comunale, restiamo sempre “sul pezzo” verso questo genere di avvenimenti. Ad esempio, abbiamo effettuato lavori importanti nel quartiere Arbostella dopo l’allagamento di qualche anno fa. A mio parere, sui mutamenti climatici, bisogna attrezzarsi in maniera serissima, mantenendo vivissima l’attenzione poiché, la difficoltà di prevederne l’accadere, gioca a volte un ruolo negativo determinante. Inoltre, attraverso i bambini, stiamo facendo un gran lavoro sulla sensibilizzazione del rispetto del territorio, perchè attraverso i nostri figli abbiamo l’obbligo di creare un mondo migliore, in cui ognuno deve necessariamente fare la sua parte in prima persona». A tal proposito, Caramanno ha voluto richiamare l’attenzione sulla raccolta differenziata:«Oltre a quelle climatiche, abbiamo attuato e attueremo diverse campagne di sensibilizzazione ambientale, con particolare riguardo alla raccolta differenziata. Siamo costretti ad evidenziare che, nonostante le procedure siano state illustrate più volte alla cittadinanza, sono ancora numerosi i cittadini che affermano di non aver capito come fare la raccolta differenziata. Io credo, invece, che in molti non la vogliono fare, e questo spiega tutto».
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