Anche nel terzo millennio le carte da gioco continuano a conservare il fascino del loro potere aggregante. Dagli adolescenti in cerca di relax sulla spiaggia ai pendolari che non sanno come ingannare il tempo durante un viaggio, passando per le persone più anziane che sono solite ritrovarsi nei bar, i giochi di carte si rivelano ben presto molto di più che un classico dell’intrattenimento, venendo caricati persino di un significato sociale. Le carte da gioco sono di origini cinesi o arabe e sovente, in tempi di guerra, sono servite da distrazione per chi era impegnato in spedizioni navali o costretto a rifugiarsi in qualche luogo segreto. Tra i vicoli delle città più antiche è ancora possibile imbattersi in veri e propri ritrovi di anziani che vedono nella briscola o nel tressette il loro hobby preferito. La tradizione è stata portata avanti soprattutto nel Mezzogiorno. A Salerno, ad esempio, in tanti erano soliti radunarsi intorno ad un tavolo di pietra posto sul lungomare Trieste, ma di recente quello che veniva considerato un simbolo identitario della città campana è caduto tra le maglie della burocrazia comunale.
I salernitani contro l’amministrazione comunale
Salerno, fine ottobre. Il clima era ancora mite e tale da suggerire qualche breve passeggiata lungo le spiagge locali. Da un giorno all’altro, però, gli anziani che si davano appuntamento al lungomare per giocare a carte non hanno più trovato il loro punto di riferimento. Nessun sequestro o blitz, né vere e proprie sanzioni: come spiegato anche dalla Polizia Municipale, sedie, tavolini e quant’altro era stato piazzato sul suolo pubblico era stato spostato altrove per garantire semplicemente maggior decoro al panorama salernitano. Una decisione a tratti improvvisa, ma in parte temuta dai residenti, che da tempo avevano persino provato a incatenare i mobili a qualche albero nei dintorni per evitare che venissero trafugati. Tecnicamente, quella avvenuta non è stata però un’operazione di sgombero. Anzi, l’amministrazione comunale avrebbe già annunciato di voler riportare in auge quanto prima le tradizioni locali, senza dimenticare l’ormai iconico tavolo di pietra del lungomare, da anni posto nelle vicinanze della spiaggia di Santa Teresa. Tuttavia, la reazione dei diretti interessati al provvedimento iniziale si è fatta sentire subito, scatenando un polverone mediatico non indifferente. Anche i cittadini che non sono soliti frequentare il lungomare, ma hanno a cuore il folklore della propria terra, hanno condannato in un primo momento la decisione del Comune, approfittando dell’accaduto per portare alla luce ben altre irregolarità che si riscontrerebbero proprio nella stessa zona del lungomare. Forse nemmeno le istituzioni si aspettavano una risposta tanto accorata; sta di fatto che quello dei giocatori di carte “sfrattati” da lungomare di Salerno è diventato nel giro di poche ore un caso nazionale. Da nord a Sud, l’Italia è un Paese che vive anche di piccole tradizioni e non sorprende che siano proprio i soggetti più in là con gli anni a volerle preservare. L’ha capito anche l’amministrazione comunale, giungendo appunto alla promessa di ripristinare a breve il tavolo di pietra. Chissà che la prossima volta non ci sia più bisogno di incatenarlo, però…
Dal tavolino al web
Tutelare usi e costumi è sicuramente nobile. Specie in un’epoca in cui tutto viene facilmente digitalizzato. È evidente che anche i giochi di carte (come tutto il mondo dell’intrattenimento in generale) siano in continua evoluzione e si stiano trasferendo sempre più in Rete. Si pensi alle numerose app degli operatori disponibili su Play Store o App Store dedicate a scopa, scopone, briscola e tante altre tipologie di giochi, ma si pensi anche alle sale da gioco virtuali, che mettono letteralmente in contatto più utenti simulando una sala fisica. Agli iscritti viene anche offerta la possibilità di usufruire di specifiche promozioni. Giocando a carte su Internet è possibile utilizzare bonus come il codice promozionale Goldbet e bonus di altri operatori che permettono di avvicinarsi all’esperienza di gioco attraverso delle promo dedicate. Anche se molti giochi sono passati dall’essere praticati su un tavolino all’alimentare il palinsesto dell’intrattenimento via web, però, eventi di cronaca come quello di Salerno lasciano ben intendere che la natura originale delle carte non è stata dimenticata del tutto. Giocare online significa sicuramente godere di alcune comodità, ma spesso è la sola occasione di interazione sociale a spingere gli amanti delle carte a sedersi al tavolo. Un tipo di comunicazione che in Rete non sempre è possibile.