Salerno, l'arresto del pistolero Adami - Le Cronache Cronaca
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Salerno, l’arresto del pistolero Adami

Salerno, l’arresto del pistolero Adami

Notizia dell’ultima ora che ha scosso le fondamenta della tranquilla città di Salerno e ha mobilitato l’intero apparato statale: è stato fermato Antonio Adami, il presunto autore delle due “efferati” tentate rapine avvenute nella notte tra sabato e domenica scorsi. Un plauso unanime si è levato dalle più alte sfere istituzionali, con tanto di comunicati stampa e dichiarazioni che sembrano dipingere lo scenario di una minaccia scampata di proporzioni bibliche. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, in un impeto di trasparenza senza precedenti, ha diramato un comunicato stampa con un preavviso talmente serrato da far pensare a un’operazione di sicurezza nazionale: appena trenta minuti per la stampa per accorrere e immortalare l’annuncio del “fermo di indiziato di delitto”. Sembrava che ad essere stato assicurato alla giustizia fosse nientemeno che l’erede designato di Messina Denaro, vista la celerità e l’enfasi. Il Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, non ha tardato a esprimere il suo “plauso” per la “brillante operazione di polizia giudiziaria” condotta dalla Squadra Mobile. Dalle sue parole, un’ode all’impegno delle Forze di Polizia e alla “immediata intensificazione dei servizi coordinati di controllo del territorio”, si evince chiaramente come la cattura di un presunto rapinatore di un bar e di una stazione di servizio abbia quasi giustificato l’attivazione del massimo livello di allerta. Il Prefetto ha elogiato la “tempestività e l’efficacia di questa operazione [che] sono la dimostrazione dello straordinario impegno che tutte le Forze di Polizia” stanno profondendo “nella prevenzione e nel contrasto al crimine”. Non è stato da meno il sindaco di Salerno e presidente della Provincia, Vincenzo Napoli, che ha rilasciato una dichiarazione al limite dell’epico pur ribadendo, a più riprese, nel corso di questi mesi che Salerno è una città sicura. “Esprimo alla Polizia, a Prefetto e Questore, alla Magistratura l’elogio mio personale e della Civica Amministrazione per aver tempestivamente assicurato alla Giustizia una persona gravemente indiziata di due rapine perpetrate in città”, ha sentenziato il primo cittadino, quasi a voler rassicurare la popolazione da un imminente cataclisma. La sua enfasi sulla “risposta dello Stato e delle Istituzioni [che] è stata rapida ed efficace” e sulla “comunità [che] è forte, coesa, solidale” fa quasi sorridere, considerando l’entità del reato e il numero in sensibile e costante aumento di reati che si perpetrano tra lungo le strade della città di Salerno, in particolare negli ultimi mesi. L’auspicio di un “rapido ed equo processo che si concluda con l’adeguata ed effettiva punizione del responsabile” e il rinnovo della “solidarietà collettiva di tutti noi” alle vittime, chiudono il cerchio di un’operazione che, a giudicare dalle reazioni, si colloca tra i successi più eclatanti della lotta alla criminalità organizzata salernitana. Secondo il comunicato della Procura, Antonio Adami è stato fermato dalla Polizia di Stato nella giornata di ieri. L’uomo, la notte del 15 giugno, avrebbe tentato una rapina in un bar di Salerno, dove il barista si è difeso colpendolo con un bastone. Adami avrebbe reagito sparando un colpo che ha colpito il bancone, per poi fuggire su uno scooter scuro. Poco dopo, avrebbe tentato una seconda rapina in una stazione di servizio sulla tangenziale di Salerno, dove ha colpito il benzinaio alla testa con il calcio della pistola. Le indagini hanno permesso di identificare l’indagato, che era irreperibile da domenica ed è stato trovato in possesso di una pistola calibro 7.65 e alcuni proiettili. Il Procuratore della Repubblica, Giuseppe Borrelli, ha firmato il comunicato della Procura, mentre la Prefettura ha emesso il suo plauso tramite il Responsabile dei rapporti con la stampa. Il provvedimento cautelare, come specificato dalla Procura, è “suscettibile di impugnazione” e le accuse saranno “sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento”. Nonostante questa precisazione, l’atmosfera creata intorno all’arresto sembra suggerire una conclusione già scritta, con il presunto rapinatore elevato a simbolo di una criminalità da estirpare con la massima urgenza e risolutezza. Insomma, tra pistoleri che colpiscono banconi di bar e benzinai colpiti alla testa con il calcio della pistola, Salerno ha vissuto ore di terrore culminate nel fermo di un uomo che, stando alla descrizione, sembrava essere il nuovo nemico pubblico numero uno. L’importante è che la comunità si senta “forte, coesa, solidale”, e che lo Stato abbia dato la sua “risposta rapida ed efficace”. Tutto è bene quel che finisce in un comunicato stampa trionfale.