SCAFATI. Via Morelli: , Gambino scrive ad Aliberti . Via Morelli è una stradina situata alla periferia di Scafati, frazione Mariconda, dove risiedono un centinaio di scafatesi che da tempo chiedono che sia ripristinata la percorribilità del tratto sinistro del canale Marna che permetteva il raggiungimento di negozi e scuole in breve tempo.
Dell’esigenza di questi cittadini si era occupato il consigliere regionale, nonché capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Alberico Gambino che con una interrogazione alla Regione aveva chiesto chiarimenti sul canone e la concessione demaniale che è in possesso dell’attuale affidatario del fondo che da qualche anno impedisce il passaggio ai residenti di via Morelli.
Della situazione si era occupata anche l’associazione Scafati in Movimento(M5S) che aveva chiesto all’amministrazione comunale di impegnarsi per risolvere la questione che poteva sfociare in litigi tra l’affidatario del tratto e i residenti della zona, in primis uno dei maggiori fautori del ripristino della percorribilità del tratto, Alfonso Cascone.
Cascone aveva più volte chiesto che fosse rimosso il cancello che ostruiva il passaggio sul Marna. Un passaggio sull’argine che, a dire dei residenti di via Morelli, era un uso ultratrentennale. Tale uso non sancisce comunque un diritto acquisito come sentenziato anche da una sentenza del tribunale civile di Nocera avversa ai residenti.
Il concessionario ha tutti i diritti secondo la legge di chiudere il passaggio dell’area avuta in concessione dalla Regione dopo il parere favorevole del Consorzio di Bonifica e del Genio Civile.
Nel 2012 i residenti di via Morelli sollecitarono l’amministrazione a dare una risposta alle esigenze della comunità locale che rappresentava le proprie esigenze e che, pur facente parte di Scafati, non ha neanche una strada di accesso che sia di proprietà comunale. La contigua via Calvanese, infatti, è parte di Pompei e parte di Santa Maria la Carità. Della serie cittadini per l’anagrafe scafatese, soprattutto tributaria, ma non nei diritti.
Numerose sono le famiglie che per accompagnare i figli a scuola, recarsi in farmacia o andare ad acquistare alimenti giornalieri sono costretti a fare un giro di circa tre chilometri quando fino a poco tempo fa potevano attraversare l’argine del canale Marna e abbreviare enormemente il percorso.
Nel 2012 il Genio civile interpellato dal Comune di Scafati già diede una possibile risoluzione alla problematica: acquisire il tratto per pubblica utilità e metterlo in sicurezza in modo da poter permettere la percorribilità dell’argine. Una soluzione che non è stata mai presa in considerazione dall’amministrazione comunale ma che torna alla ribalta grazie all’intervento del consigliere regionale Gambino. Nella risposta che gli è pervenuta dalla Regione alla sua interrogazione oltre a ribadire il pieno diritto dell’attuale concessionario del tratto conteso, alla chiusura dell’area e del suo diritto, quasi dovere, di non concedere il passaggio lungo l’argine ad alcuno, la Regione ha anche riprospettato la possibilità di risoluzione della problematica con l’acquisizione da parte del Comune di Scafati del tratto.
Avuta la risposta, il capogruppo regionale di Fdi-An ha rivolto un accorato appello al sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, inviandogli una missiva nei giorni scorsi al fine di impegnarsi per la comunità di Mariconda.