“Sapevamo della solidità e stabilità del marchio Etè e ne siamo fieri la crisi è solo della Medacarni. Il nostro compito è tutelare il lavoro ed i lavoratori e visto che ormai da dall’inizio del Covid 19 la stessa Medacarni in sofferenza economica è stata costretta ad indebitarsi pur di mantenere con la speranza di superare ma non c’è la fatta. Il nostro invito e stato quello di chiedere ai creditori di intervenire magari compensando tra crediti e debiti pur di tenere è salvare e sanare sia i punti vendite che i lavoratori per il bene comune del territorio salernitano. Quello di oggi è l’ultimo giorno di lavoro per i dipendenti per tre punti vendita (via Caterina, via San Leonardo presso la galleria Mediterraneo e via Posidonia). Le istituzioni e gli imprenditori del settore intervengano per salvare i livelli occupazionali. Ci si indigni di meno, si pensi di più all’economia salernitana”.Così Gigi Vicinanza, della Filp Cisal Salerno, interviene sulla vertenza che vede coinvolti i dipendenti dei supermercati a marchio Eté gestiti dalla Medacarni. “Per i lavoratori di Medacarni è stato già firmato l’accordo Sindacale per coprire i dipendenti degli ammortizzatori sociali previsti il giorno 28 luglio scorso. Tuttavia, la Filp Cisal chiede ancora ai maggiori creditori di prelevare Medacarni per salvaguardare i lavoratori in organico per non danneggiare ulteriormente l’economia salernitana”, ha concluso Vicinanza. Nei giorni scorsi, il sindacalista aveva lanciato l’allarme sulle difficoltà che vivono oggi i dipendenti dei supermercati, in particolar modo di tre punti vendità del gruppo Eté: nei centri vendite del gruppo Etè di Salerno, in particolare i punti vendita di via San Leonardo – presso Galleria Mediterraneo -, via Eugenio Caterina e via Posidonia. “Come Filp provinciale siamo impegnati con trattative aperte per assicurare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali temporaneamente e nello stesso tempo chiediamo ai creditori un forte impegno pur di salvare i livelli occupazionali attraverso il rilevamento di queste attività, compensando i debiti ma dando continuità al tessuto commerciale e, ovviamente, evitare perdite economiche e lavorative nel territorio salernitano”, aveva dichiarato Vicinanza.
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