Brigida Vicinanza
Claudio Lotito fa discutere la città di Salerno. Dopo le esternazioni del co-patron della società granata, indirizzate alla città e soprattutto ai salernitani, nemmeno da Palazzo di Città pare che vogliano starci. Da parte dei tifosi granata, ovviamente, soltanto polemiche contro il presidente di Lazio e Salernitana, ma i consiglieri comunali e addirittura il primo cittadino Enzo Napoli scendono in campo a difesa dei colori e della squadra, ma soprattutto a tutela dei salernitani, più volte offesi dalle dichiarazioni del presidente. Dopo l’intervento in Consiglio comunale, con il quale ha invitato la città a reagire alle offese di Lotito, ora in una lettera aperta al Sindaco di Salerno l’avvocato Antonio Cammarota propone l’azionariato popolare per il Centenario Granata. “Con Lotito la Salernitana è diventata calcolo economico e colonia laziale della serie B. Figli di un Dio minore, i salernitani sono costretti a subire offese che allontanano la gente dalla stadio e dalla bandiera. Una bandiera orgogliosa e fiera, – scrive il consigliere de La nostra libertà nella lettera inviata al primo cittadino – identità di un popolo, che nel 2019 compirà i suoi cento anni di storia”. E proprio sul centenario granata il sindaco insieme all’assessore allo sport Angelo Caramanno aveva annunciato durante l’assise comunale di martedì di aver avviato i preparativi per una grande festa, insieme ai club che sostengono l’ippocampo. Una città che si trasforma in un tripudio granata e in questi giorni per le strade non si parla d’altro. Dai tifosi ai cittadini che non seguono lo sport in maniera costante, l’idea pare rimanere unica. Lotito ha offeso non solo gli ultras, ma dei cittadini che “vivono” di piccole soddisfazioni sportive, quali quelle di una categoria sudata e combattuta e che intravedono nello sport il riscatto di un territorio e di una città abbastanza martoriata dai problemi quotidiani. “Il Comune di Salerno acquisisca il titolo sportivo e dia inizio al più grande azionariato popolare d’Italia, coinvolgendo la provincia e i salernitani di tutto il mondo- ha concluso poi Antonio Cammarota – i campioni di oggi e di ieri, per la grande festa del Centenario Granata. La Salernitana sia di chi ci crede, fuori i mercanti dal tempio”. Nei prossimi giorni, ha comunicato poi il consigliere di opposizione, seguiranno ulteriori iniziative sulla proposta. Da parte del sindaco intanto c’erano già state reazioni alle parole degli amministratori che dai banchi durante l’assise comunale sull’argomento pare avessero cancellato i confini tra maggioranza e opposizione, trovandosi allineati sulla questione sollevata proprio dal presidente della Commissione Trasparenza di Palazzo Guerra. “Ricordiamo a Lotito che il club è della città di Salerno e non di sua proprietà – tuonava Enzo Napoli – stiamo già preparando con un anno di anticipo una grande festa per il centenario che colorerà di granata una città intera”. Una polemica che pare non placarsi, ma che anzi ha animato le coscienze e soprattutto i salernitani che anzichè cacciare “la doppia faccia come San Matteo” e come ribadito più volte dallo stesso Lotito, adesso sono costretti a cacciare il “doppio cuore”. Uno che batte per la città di Salerno e l’altro che batte, da circa 100 anni di storia, per l’ippocampo e per la maglia granata.