Presentata ieri mattina a Palazzo di Città, la VI edizione delle celebrazioni dello Sbarco alleato a Salerno che si svolgerà domani sera alle ore 21,15 al Teatro dei Barbuti
Di OLGA CHIEFFI
“Se vogliamo studiare i fatti sociali, così complessi nel loro insieme, non serviamoci dunque di un sola fonte di luce”… “Il nostro intento, invece è accendere tutte le luci contemporaneamente”, afferma Fernand Braudel nella sua “Storia, misura del Mondo”. La VI edizione del Salerno Day, curata da Eduardo Scotti e Andrea Carraro, per l’organizzazione di Raffaele Sguazzo e Chiara Natella, continuatori dell’ opera “pasionaria” di Peppe, con il quale è nata l’idea di rappresentare questo evento epocale, che ha portato all’esito in positivo del secondo conflitto mondiale con la vittoria della democrazia che ha schiacciato la bestia nazista seguirà l’essenza del metodo storico del grande pensatore francese. Un evento questo, presentato ieri mattina a Palazzo di Città, con grande partecipazione, illuminata anche dalla presenza del Presidente dei giornalisti salernitano Enzo Todaro, curatore degli incontri del sessantennale dello Sbarco, nel 2003, che farà da preludio al LXXV anniversario del Salerno Day, per il quale Edoardo Scotti allargherà il tavolo a tutte le vari chiavi di lettura e ad un elenco dei riflettori, tutti necessari per la nitida visione storica: geografia, etnologia-etnografia-antropologia, economia, sociologia, politica, storia delle immagini dei diversi mondi culturali, le arti, la letteratura, per cercare di portare tridimensionalità, se non quadrimensionalità, luce dove c’è ombra, dialogo molteplicità, interferenza dove c’è piattezza, gerarchie variabili. Domani alle 21,15, ci ritroveremo tutti in largo Santa Maria dei Barbuti, 74 anni dopo, per seguire la cronaca del tempo, dal gennaio al settembre del 1943, una fruizione rapida e giovanile della svolta vera del secondo conflitto mondiale, nelle ore successive all’armistizio, che darà il “la” alla Resistenza, che naturalmente, avrà quali sue repliche le scuole e le università, per riconquistare la giusta distanza da una complessità in cui a volte ci troviamo a ripetere idee del passato, senza tempo, soffocati dal presente. “Come ogni anno, ha rivelato Eduardo Scotti, cambieremo formula. L’impaginazione, stavolta, sarà quella di un telegiornale: ci rivolgeremo agli anziani e concittadini ma soprattutto ai giovani con una sequela di notizie più veloce. Non lo sbarco di Salerno come un fatto territoriale ma come un evento significativo per la storia mondiale”. Quel periodo sarà raccontato dallo stesso Eduardo Scotti e da Andrea Carraro, mentre scorreranno video, filmati, documenti e fotografie, in sinergia con il Museo Operation Avalanche di Eboli, con la colonna sonora dell’epoca e tutti i contenuti frutto delle ricerche di un intero anno. “Tempi serrati – ha continuato Andrea Carraro -, molteplici notizie e veloci. Vogliamo dimostrare come l’evento salernitano del ’43 sia stato frutto di una concertazione politica mondiale. Si capirà nettamente cosa significhi fronte orientale e fronte occidentale”. “Vogliamo creare un polo di attrazione che sia culturale e turistico insieme – ha spiegato l’assessore al bilancio, Roberto De Luca -, come ho potuto osservare in Normandia, i cui luoghi sono divenuti un vero e proprio attrattore turistico, con le passeggiate nei luoghi e nei tempi del D-Day. Per il LXXV anniversario, dunque nel 2018, contiamo di presentare un progetto condiviso, con tutti i comuni che hanno vissuto lo Sbarco, sulla strada per Napoli, in modo da valorizzare questo particolare momento storico”. Il Sindaco Enzo Napoli ha aggiunto: “Salerno è la città della scuola medica salernitana, dello sbarco, del governo provvisorio e di Salerno Capitale. E’ un luogo ricco di storia e cultura. Tramandare, custodire gelosamente e valorizzare la nostra storia è il nostro obiettivo. Coniugare la storia e il turismo è la sfida alla quale non dobbiamo sottrarci”. Ma le celebrazioni non si svolgeranno solo a Salerno. S’inizierà questa sera alle ore 21 nello splendido scenario dei Templi di Paestum, con lo sbarco in musica, un concerto allestito da Gaetano Stella e organizzato dalla sua Animazione ’90 il quale ha affidato l’evocazione di quei tempi, attraverso l’esecuzione delle melodie più amate e simboliche della swing craze, con letture di lettere di militari redatte alle vigilia dello sbarco e immagini storiche, alla Big band Swingtime, diretta dal M° Antonio Florio. Il giorno successivo, invece il Salerno Day inizierà al Moa ad Eboli, alle ore 18, con le Memorie Restituite, ovvero la consegna delle piastrine di soldati del Regio Esercito alle famiglie. Interverranno Marco Botta Presidente Sophis, Egidio Russomando , Sindaco di Montecorvino Rovella Massimo Cariello, Sindaco di Eboli, Giuseppe Gaeta, delegato regionale Federazione Italiana Metal Detecting, Pasquale Capozzolo, per l’Associazione Avalanche 1943 e Giuseppe Fresolone, Direttore del MOA, moderati da Angelica Tafuri. Seguirà un reading tratto da “Combattenti, sbandati, prigionieri” di Gabriella Gribaudi curato Michele Ferrarese e un’ esposizione di fumetti tratti dal volume “Momenti di guerra e d’amore” di Nera D’Auto.