Salerno. Cattedrale cardioprotetta da settembre - Le Cronache Cronaca
Cronaca Salerno

Salerno. Cattedrale cardioprotetta da settembre

Salerno. Cattedrale cardioprotetta da settembre

Anche il Duomo di Salerno sarà un’area cardioprotetta, dotata cioè di un defibrillatore in grado di affrontare eventuali emergenze cardiache. L’acquisizione dell’importante strumento in grado di salvare vite umane potrà avvenire già nel prossimo mese di settembre, periodo entro il quale avverrà la donazione del defibrillatore semiautomatico DAE e sarà organizzato il corso gratuito per venti persone prescelte tra il personale e i volontari operanti nella cattedrale. Non è infatti possibile – e, tra l’altro, non servirebbe a nulla – dotare la Cattedrale del defibrillatore senza preparare adeguatamente al corretto utilizzo del DAE e alla meticolosa messa in pratica delle azioni salvavita. La proposta fu formulata all’arcivescovo Andrea Bellandi, da sempre molto vicino alle iniziative per una completa cardioprotezione della città, dal Rotary Club di Salerno, rappresentato dal presidente dottor Gaetano Cuoco, e dall’Associazione Grazie di Cuore, presieduta dal cardiologo Carmine Landi che si batte da anni per dotare di questo servizio ogni area dove vi sia concentrazione di persone. Il prelato ha sposato in pieno l’idea di Cuoco e Landi e, nei giorni scorsi, ha risposto al presidente dell’Associazione Grazie di Cuore, condividendo “il bellissimo progetto”, confermando che “a settembre si potrà certamente partire sia con la donazione del prezioso strumento che con il corso per un corretto utilizzo del DAE”. L’Arcivescovo ha rassicurato sui tempi e ha delegato per la pratica organizzazione delle iniziative tendenti all’attuazione del progetto il parroco don Felice. Quella di Salerno sarà una delle prime Cattedrali dell’Italia meridionale ad essere dotata di un servizio salvavita, ma la notizia non ha meravigliato più di tanto perché da molto tempo l’Arcivescovo Bellandi ha condiviso le numerose azioni svolte in provincia di Salerno sia dall’Associazione presieduta dal cardiologo Carmine Landi che dal GIEC, il Gruppo Intervento Emergenze Cardiologiche, presieduto a livello nazionale dal professore Maurizio Santomauro e a livello regionale dallo stesso Landi. Molte iniziative, nei mesi scorsi, hanno visto la presenza di Bellandi che si è reso promotore di diffondere anche nelle parrocchie della Diocesi la cultura della vita e la necessità di lottare con ogni sforzo contro la tragedia molto evitabile delle morti improvvise. «Siamo molto soddisfatti per l’adesione dell’arcivescovo – dice il dottore Carmine Landi – e tenteremo di svolgere tutte le pratiche e le azioni preventive prima di San Matteo. Sono certo che, con l’assicurato ed entusiastico appoggio della Chiesa salernitana, riusciremo nell’intento. Ormai il nostro mosaico si sta compiendo: le istituzioni, le scuole, i gruppi sportivi, le forze dell’ordine e ora anche la Chiesa hanno sposato la nostra causa e questa sinergia certamente favorirà il raggiungimento dei nostri obiettivi». Su questa lunghezza d’onda, il lavoro di Carmine Landi non si ferma. Dopodomani, martedì, il professionista salernitano sarà impegnato nelle visite di prevenzione cardiologica al Borgosalus di Montoro, anche per ricordare il popolare medico Massimo De Girolamo, deceduto l’anno scorso, ideatore del progetto irpino e da sempre vicino ad ogni attività in grado di legare la salute pubblica e la Sanità ai diritti inviolabili dell’individuo e alla crescita della consapevolezza civica. Il 14 agosto l’Associazione Grazie di Cuore e il GIEC (nazionale e regionale) parteciperanno, inoltre, allo Sturno Festival. Il cardiologo Carmine Landi porterà anche in questo consesso la propria adesione con dei testimonial d’eccezione, tra i quali Patrizio Oliva e Pavarese, ex direttore generale del Napoli. Anche con loro si parlerà di sport e prevenzione, mettendo il dito in una grande piaga: per la mancanza di adeguati controlli e di strumenti salvavita sono circa 1500 i giovani che in Italia perdono la vita per arresto cardiaco proprio nel corso di attività sportive. «Una strage – commenta Landi – che va fermata ad ogni costo».