Salerno, Capitale Italiana della Pace 2025 - Le Cronache Attualità
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Salerno, Capitale Italiana della Pace 2025

Salerno, Capitale Italiana della Pace 2025

Una scultura imponente e densa di significato, un albero stilizzato in acciaio, si erge da ieri mattina nel cuore del Parco del Mercatello a Salerno. Non è solo un’opera d’arte, ma il simbolo tangibile che ufficializza un impegno solenne: quello della città di Salerno, insignita del titolo di Capitale Italiana della Pace 2025. L’inaugurazione dell’Albero della Pace, donato al Comune dall’associazione Momenti Eventi e realizzato dalle Officine Cerrato, ha visto la partecipazione delle più alte cariche civili e religiose, in un’atmosfera di profonda riflessione e speranza. Presenti il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Monsignor Bellandi, l’assessore alla Pubblica Istruzione Gaetana Falcone e l’assessore all’Ambiente Massimiliano Natella. Il monumento, per la sua stessa essenza, rappresenta un monito permanente. Non si tratta di un’iniziativa isolata, ma del punto di partenza per una settimana di eventi e, soprattutto, di un percorso duraturo che la città si impegna a percorrere. Come ha sottolineato Monsignor Bellandi, “è una settimana per poterci ricordare che tutto l’anno dobbiamo essere artigiani di pace e non stancarci mai di richiamare a tutti, dalle persone che ci stanno accanto fino ai massimi livelli delle istituzioni, che siamo chiamati a costruire questo che è il fondamento per lo sviluppo di tutti i popoli, altrimenti tutto non può avere un futuro”. L’Arcivescovo ha evidenziato il valore simbolico dell’albero, da sempre legato alla vita e alla speranza, sottolineando come l’iniziativa unisca la dimensione della pace a quella dell’ambiente e della tutela del bene comune. “Noi siamo per la vita, per la pace, per la fraternità”, ha ribadito. L’eco di questo messaggio risuona nelle parole dell’assessore Massimiliano Natella, che ha rimarcato il dovere di ogni cittadino di farsi portavoce di questo impegno. “È un nostro dovere accogliere questo messaggio e rilanciarlo con delle iniziative e con degli esempi”, ha affermato Natella, invitando la cittadinanza a visitare l’opera. L’Albero della Pace, oltre a essere un’installazione artistica, diventa uno strumento per coinvolgere e sensibilizzare, un veicolo per un messaggio che “diventa anche cultura, diventa arte”. In un momento storico così complesso, l’assessore ha evidenziato l’importanza di interrogarsi sul significato profondo della pace, un tema che deve coinvolgere ogni fascia d’età, “dalle scuole alle generazioni più adulte agli anziani”. Il vero motore di questa iniziativa è l’associazione Apeace, presieduta da Marcello Trento, che ha voluto fortemente avviare questo percorso proprio a Salerno. “Abbiamo pensato di iniziare questa iniziativa su Salerno, che durerà una settimana, proprio con questa inaugurazione”, ha spiegato Trento. La scelta di un’opera d’arte come punto di partenza non è casuale: “abbiamo fatto produrre da artisti locali questo monumento… che rimarrà qui in questo parco e rappresenta l’albero della pace”. Marcello Trento ha affrontato il tema della pace con una lucidità disarmante, riconoscendo che, oggi più che mai, parlarne è complesso. “Fino a poco tempo fa la pace era in assoluto uno dei beni più importanti. Oggi parlare di pace è più complesso, perché si mette spesso in discussione anche per motivi prettamente economici”, ha osservato il presidente di Apeace. Ha toccato una questione spinosa e attuale: il conflitto tra il diritto di un popolo di rivendicare la propria libertà e il dovere di rispettare la libertà degli altri. “Stiamo scoprendo invece che questa cosa non è più così”, ha denunciato Trento, sottolineando come si stia discutendo di “qual è l’interesse di un popolo rispetto a un pezzo di terra, rispetto ad altri popoli”, anziché dei trattati internazionali firmati per decenni. La risposta a questa crisi, secondo Apeace, non può che essere un nuovo approccio, un “nuova discussione tutti insieme, senza divisioni”. È con questo spirito che l’associazione ha deciso di fondare a Salerno una scuola di ambasciatori per la pace nel mondo, rivolta principalmente ai giovani. L’obiettivo è quello di insegnare ai ragazzi a rapportarsi con coetanei provenienti da ogni parte del globo. La prima e più significativa iniziativa in programma è una marcia storica, che vedrà protagoniste due ragazze, una israeliana e una palestinese. “Questa cosa è la prima volta che succede”, ha rimarcato Trento. Le due giovani, camminando insieme, dialogheranno con i ragazzi salernitani per “cercare di capire insieme a loro i perché e i per come non si va più d’accordo”. Il programma della Settimana della Pace è vasto e coinvolge le scuole a 360 gradi. In collaborazione con l’Università di Salerno e Unistrada, verranno affrontati temi cruciali come “tecnologia e pace”, analizzando le ragioni per cui la pace viene messa in discussione. Il culmine delle attività sarà il Premio Alfano, che riconoscerà il talento di ragazzi che avranno espresso la loro visione della pace attraverso opere artistiche. L’assessore alla Pubblica Istruzione, Gaetana Falcone, ha ribadito l’importanza di questo percorso, soprattutto per le giovani generazioni. “Con questa settimana della pace, Salerno dà un input in questo momento così difficile: la pace a qualsiasi costo”, ha dichiarato, evidenziando il ruolo centrale delle scuole con i loro laboratori. L’Albero della Pace, dunque, non è solo una scultura. È una promessa, un invito a non restare indifferenti, un punto di riferimento per un cammino che Salerno, da oggi, si impegna a percorrere come faro e “Capitale” di un messaggio universale.