Salerno. Bilancio, conti in rosso per il Comune - Le Cronache Ultimora
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Salerno. Bilancio, conti in rosso per il Comune

Salerno. Bilancio, conti in rosso per il Comune

È pari a 33.814.834,09 euro la quota di disavanzo da ripianare per l’anno 2024. È quanto emerge dalla deliberazione di giunta approvata ne giorni scorsi, contenente la proposta per lo schema di bilancio di previsione 2026-2028 che dovrà poi passare al vaglio dell’amministrazione comunale. A relazionare sul bilancio il sindaco Vincenzo Napoli che, ancora una volta, salva il suo assessore al ramo da un argomento a lei ostico. Dalla deliberazione emerge che il Rendiconto della gestione 2024, anche all’esito del riaccertamento ordinario dei residui al 31/12/2024, si è chiuso con un Risultato di amministrazione di 280.152.888,07 euro. Sul fronte somme accantonate si registra un fondo di anticipazioni di liquidità pari a 200.199.233,07; Fondo perdite società partecipate di 520.581,07 euro; fondo rischi contenzioso pari a 6.345.647,32 euro e altri accantonamenti per un totale di 9.442.629,37 euro. Tra le somme vincolate vi sono: Vincoli derivanti da leggi e da principi contabili: € 538.345,00; vincoli derivanti da trasferimenti: € 56.530,00; Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui: € 543.975,09 mentre le somme destinate agli investimenti sono pari a 196.356,53 euro per un risultato finale di meno 117.179.977,56 euro. Dalla deliberazione emerge, tra le altre cose, che “risulta ripianata nel 2024 una quota di disavanzo pari ad € 35.199.918,06, evidenziando un maggior recupero pari ad € 1.385.083,97, rispetto al disavanzo iscritto in spesa nell’anno 2024 pari ad € 33.814.834,09” e che “la quota di disavanzo da ripianare nel bilancio di previsione 2026-2028 è pari ad euro 16.576.591,20 per ciascuna annualità, così come previsto dall’Accordo per il riequilibrio strutturale dell’Ente”. Intanto, la giunta comunale di Salerno conferma anche per l’anno 2026 l’aumento dell’aliquota dell’addizionale comunale sul reddito delle persone fisiche, passando dallo 0,8%, con esenzione per i redditi fino a € 10.000,00 annui all’1 ,1%, con esenzione totale per i redditi determinati ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche d’importo pari o inferiore a 10.000 euro per garantire la copertura del disavanzo ai fini del risanamento strutturale dell’ente.