Salernitani doc, parla il presidente Staglioli - Le Cronache
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Salernitani doc, parla il presidente Staglioli

Salernitani doc, parla il presidente Staglioli

Di Andrea Orza

 

 

Ore 16:30, nel sontuoso Salone dei Marmi presso il Comune di Salerno, fa ingresso Monsignor Bellandi. La città si raccoglie per la premiazione dei “Salernitani DOC e d’adozione”, tutti coloro che contribuiscono a rendere unica la nostra città. La folla da il benvenuto all’avvocato Silverio Sica, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno. A seguire la Presidentessa del Movimento Cristiano Lavoratori della città Maria Rosaria Pilla e il Segretario Antonio Inchingoli. Il Presidente dei Salernitani DOC Massimo Staglioli accoglie infine con gratitudine le eminenze cittadine, il Dottor Francesco Russo, Prefetto di Salerno, il Questore Giancarlo Conticchio e Attilio Maria Daconto nuovo comandante della Capitaneria di Porto. Difficile da dire cosa sia la salernitanità, il Presidente Staglioli commosso dal prestigioso evento fa un appella ai giovani cittadini in fuga.

Come si prospetta la cerimonia di premiazione dei Salernitani DOC 2022?

 

“Prenderemo parte alla XIV esima edizione in onore dei Salernitani DOC e stavolta verranno premiati anche i compagni d’adozione. Valorizzare la città di Salerno vuol dire puntare al valore dell’ospitalità in quanto virtù cittadina. Ci sono esponenti per ogni categoria e la nostra è una selezione accurata e istituzionale.

Per “Salernitani DOC” si indicheranno coloro i quali sono nati e cresciuti nella nostra città ma anche molti altri che vivono a pieno lo spazio urbano e ne esaltano la sua identità. Del resto, Salerno è da sempre un luogo aperto alla contaminazione esterna, essendo stata crocevia dei complessi movimenti comunali negli ultimi cinquanta anni. È sempre un onore trovare del tempo per una rassegna come questa, specie per la rinnovata concessione del prezioso Salone dei Marmi del Comune.

 

Cosa dire riguardo la temuta fuga di giovani cervelli?

 

“Sebbene la nostra città stia vivendo una notevole svolta dal Covid-19, sono sempre più quei giovani salernitani in fuga. La speranza resta sempre che le nuove generazioni riescano ad apprezzare le potenzialità di questo posto: dalle meraviglie della costiera al vigore calcistico così come alle eccellenze in ambito accademico. Abbiamo vissuto dei tempi difficili che ci hanno costretto a salutare molti dei nostri amici Salernitani DOC. Per queste ragioni siamo numerosi ed elettrizzati. Anche le giovani menti verranno premiate e tra questi un bambino; questi ultimi possono smentire la convenzionale immagine di una città attempata. Il mio augurio ai prossimi diplomandi e a tutti coloro che sono pronti a lasciare il nido cittadino è quello di mettere a frutto la propria salernitanità, non dimenticando le proprie radici culturali.”

 

 

Anche il Capitano di Corvetta Laura Ruocco è stato premiato tra i Salernitani DOC e ci racconta la sua personale esperienza della salernitanità.

 

“Con orgoglio posso dirmi salernitata DOC, fiera di essere in questa città. Porto anche io con me la cosiddetta salernitanità, neologismo interessante e che descrive al meglio la marcia in più che sento di avere. In ogni dove, sia in ambito privato che lavorativo mi accompagnano sempre la determinazione e l’ottimismo. Essere premiata come donna non mi rende differente, perché oggi è poco saliente il genere. Mi sento lusingata che mi venga riconosciuto un merito così importante in compagnia di molti compaesani.”

 

 

Cosa significa per lei essere un “Salernitano DOC”?

“È sicuramente molto più di quello che si crede. Anzitutto io lo definirei un vero stato mentale che non è legato ai dati anagrafici della carta d’identità. Ritengo che, chi cresce in questa città e si fa strada in questo posto, può trarne dei vantaggi anche in ambito extraterritoriale. Non ho mai pensato di mettere a paragone altre culture alla nostra ma devo ammettere che ovunque sia stata la costanza e la tenacia tipica dei salernitani mi hanno resa quella che sono.”