di Marco De Martino
ALERNO – Domani a San Siro servirà una grande Salernitana per battere una grande del nostro campionato come l’Inter. Un confronto, quello con i top club della serie A, che ha quasi sempre lasciato i granata a bocca asciutta. Se nello sfortunato torneo 1998/1999 la Salernitana fu in grado di battere squadre del calibro di Roma, Juventus, Inter e Lazio non riuscendo peraltro a conquistare l’agognata salvezza, nella stagione passata ed in quella attuale i granata hanno fatto estrema fatica contro le cosiddette sette sorelle, ovvero Milan, Napoli, Inter, Roma, Lazio, Juventus ed Atalanta. Nelle sedici partite finora disputate, quattordici nel campionato 21/22 e due in quello in corso, la Salernitana ha raccolto soltanto tre pareggi, e dunque tre miseri punticini, a fronte di ben tredici sconfitte. Molteplici i motivi di questa sorta di sudditanza: la falsa partenza della passata stagione con una squadra inadeguata per la serie A, il divario tecnico creatosi tra le compagini di prima fascia e quelle di seconda ma anche qualche episodio sfortunato che ha inevitabilmente condizionato alcuni risultati. Nella scorsa stagione i due punti raccolti sono arrivati con Davide Nicola al timone della Salernitana, il primo contro i futuri campioni d’Italia del Milan proprio nel match d’esordio del tecnico sulla panchina granata. Dopo essere andati sotto (gol di Messias), i granata riuscirono a ribaltarla grazie alle reti spettacolari di Bonazzoli e Djuric ma nel finale arrivò la beffa firmata Rebic per il definitivo 2-2. Una prestazione gagliarda valse il secondo punto al Gewiss Stadium di Bergamo: la rete siglata in avvio da Ederson, oggi nerazzurro, fu impattata dal guizzo nel finale di gara di Pasalic. Terzo ed ultimo punto, con vittoria svanita sempre per una rimonta subita, è stato raccolto quest’anno a Torino contro la Juventus. Avanti di due reti, di Candreva e Piatek, dopo i primi 45’ la Salernitana subì il veemente ritorno dei bianconeri a segno con Bremer e, negli ultimissimi minuti, con Bonucci. Le altre tredici gare giocate dalla Salernitana contro le grandi del nostro campionato sono terminate con altrettante sconfitte. Contro Milan ed Atalanta, nelle partite d’andata della passata stagione, arrivarono due ko rispettivamente per 2-0 a San Siro e per 1-0 all’Arechi. Tripla battuta d’arresto, due lo scorso anno ed una in questa stagione, contro la Roma di Josè Mourinho con impresa solo sfiorata all’Olimpico e con un’altra remuntada subita negli ultimi minuti di gioco (0-1 Radovanovic, poi Carles Perez e Smalling negli ultimi 10’). Doppio ko con il Napoli di Luciano Spalletti: dopo lo striminzito 0-1 conquistato all’Arechi grazie ad un rocambolesco gol di Zielinski, gli azzurri vinsero 4-1 al San Paolo anche grazie a due rigori molto generosi concessi dal direttore di gara. En plein di sconfitte, anche se solo lo scorso anno, con la Juventus, vittoriosa 2-0 sia all’Arechi che all’Allianz Stadium. Due sconfitte anche con la Lazio, con il doppio 3-0 subito prima all’Olimpico e poi all’Arechi. Risultati identici sia all’andata che al ritorno anche per i prossimi avversari dei granata, ovvero l’Inter di Simone Inzaghi, capaci di infliggere un rotondo 5-0 sia allo stadio Arechi sia a San Siro qualche mese più tardi. Un’onta da cancellare, un’umiliazione da riscattare domenica prossima al Meazza, magari conquistando finalmente la prima vittoria contro una delle sette sorelle della serie A.