Salernitana, Sousa prepara la trappola per il Diavolo: in sei per tre maglie - Le Cronache
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Salernitana, Sousa prepara la trappola per il Diavolo: in sei per tre maglie

Salernitana, Sousa prepara la trappola per il Diavolo: in sei per tre maglie

di Marco De Martino
SALERNO – Si avvicina il prestigioso appuntamento di San Siro contro il Milan fresco di qualificazione ai quarti di Champions League, e Paulo Sousa (nella foto di Gambardella) stringe i tempi per presentare alla Scala del Calcio la migliore Salernitana possibile. Il tecnico portoghese, dopo aver trovato la quadratura del cerchio tattico con la formazione scesa in campo contro Monza e Sampdoria, che ha ottenuto 4 punti senza subire gol, sfoglia la margherita per decidere se è meglio cambiare qualche interprete o confermare quelli che tanto bene hanno fatto negli ultimi 180’.
MAZZOCCHI, MAGGIORE E DIA IN RAMPA DI LANCIO I rientri di Mazzocchi, Maggiore e Dia ampliano il ventaglio di scelte a disposizione del portoghese che, in vista della trasferta di Milan, avrà a che fare con piacevoli problemi d’abbondanza. Il valore dei tre calciatori non si discute, ma sulla bilancia va messo anche il ritrovato equilibrio tattico emerso nei match contro Monza e Sampdoria. Pasquale Mazzocchi è sicuramente l’elemento che ha più possibilità di tornare a vestire la maglia da titolare. Il problema al ginocchio è ormai alle spalle, come dimostrato dagli scatti e dai cambi di direzioni fatti con naturalezza dal napoletano nei minuti finali del match con il Monza. Il suo ritorno dal 1′ è ormai maturo, ma chi gli farà posto? Uno tra Sambia e Bradaric, ovviamente, con il primo che appare il maggiore indiziato a riaccomodarsi in panchina. Due gli indizi: Paulo Sousa ha sostituito proprio Sambia con Mazzocchi sia con il Monza che con la Sampdoria, scelta che conferma la volontà del trainer iberico di schierare Pako sulla corsia destra. Il secondo è l’ottimo stato di forma di Bradaric, il quale ha corso per tutto l’incontro domenica scorsa denotando brillantezza atletica e lucidità mentale. L’altro in predicato di tornare nell’undici iniziale è Boulaye Dia. Il senegalese, capocannoniere granata, è rientrato in campo a Genova senza però riuscire ad incidere nonostante qualche buon spunto personale. Ora è pronto a dare nuovamente il suo enorme contributo, ma a fargli posto sarà Kastanos o Piatek? Contro la Samp il sacrificato è stato il cipriota visto che, al di là degli erroracci in zona gol, il centravanti polacco è l’unico capace di giocare da riferimento offensivo centrale. Con Antonio Candreva praticamente insostituibile, è proprio Kastanos il maggiore indiziato ad uscire dalla formazione titolare per far posto a Dia. Un avvicendamento che rimane comunque in bilico e che Sousa potrebbe, anche stavolta, posticipare a partita in corso proprio per lasciare intatto il tridente anomalo schierato negli ultimi 180’. Anche Maggiore sogna il ritorno tra i titolari dopo mesi di assenza. Subentrato anch’egli nelle ultime due giornate, è apparso in progresso sfiorando anche il gol a Marassi e potrebbe avvicendare, in quel di San Siro, Domen Crnigoj. Lo sloveno è un elemento che però piace tanto a Sousa proprio per la capacità di coprire tanto campo grazie alla sua generosità ed alla sua forza e così, contro il Milan, potrebbe spuntarla ancora una volta rimandando così ancora una volta il rientro dal 1’ di Maggiore.
DIFESA INTOCCABILE Per quanto riguarda la retroguardia, dopo il doppio clean sheet, difficilmente Paulo Sousa cambierà. Bronn è tornato dalla squalifica, Lovato è in netto progresso, Fazio ed Ekong sono sulla via del recupero fisico dopo i rispettivi infortuni ma rientreranno dopo la sosta, ma l’intenzione del tecnico lusitano è quella di dare continuità al reparto, affidandosi ancora una volta a Daniliuc, Gyomber e Pirola. Ovviamente tra i pali ci sarà Memo Ochoa, pronto allo spettacolare duello a distanza con il collega milanista Mike Maignan.
BOHINEN, BONAZZOLI E VILHENA ANCORA IN NAFTALINA A questa lunga lista di elementi in lotta per una maglia da titolare vanno aggiunti anche quelli che, per un motivo o per un altro, sono in cerca del riscatto personale. I casi più eclatanti riguardano Bohinen, Vilhena e Bonazzoli. Il primo è tornato in campo a Marassi nei minuti finali dopo diverso tempo ma “Emil non può fungere da mediano in un centrocampo a quattro perché riesce a coprire meno porzioni di campo ed, in questa fase, noi abbiamo bisogno di badare più il risultato che al gioco” come dichiarato dallo stesso Paulo Sousa al termine di Samp-Salernitana. Discorso diverso per Vilhena e Bonazzoli, autori entrambi di una prestazione molto negativa con la Lazio e tenuti in naftalina per tutto l’incontro sia con il Monza che con la Samp. Nessuna retrocessione a riserve per loro da parte di Paulo Sousa ma una semplice pausa di riflessione per consentire ai due calciatori di ricaricare le pile e rimettersi in carreggiata. A questi tre vanno aggiunti i giovanissimi Nicolussi, Botheim e Valencia, su cui il tecnico granata punta molto, anche se finora li ha impiegati poco e solo part time, e dai quali si aspetta una crescita nelle prossime gare di campionato.