SALERNO – Avrebbe meritato almeno il pareggio e invece la Salernitana è uscita dal campo a mani vuote, con tanta rabbia e rammarico. Una beffa vera e propria: per il cuore, la grinta e la prestazione offerta, il risultato è stato decisamente penalizzante per i granata. Rispetto alla Coppa Italia, ma era prevedibile, la sfida tra i granata e la Juventus è stata una partita completamente diversa. Soprattutto per merito della formazione di Inzaghi, diversa non tanto nei nomi, viste le scelte obbligate a causa delle assenze, ma nello spirito. Sambia, tra i migliori in campo, è stato un altro giocatore e poi la presenza di Fazio e Candreva ha sicuramente dato maggior compattezza, esperienza e classe alla squadra. Attenta, determinata la Salernitana ha fatto capire subito il proprio piano tattico. Difesa compatta, pallino in mano alla Juventus e tentativi di ripartenze veloci. La prima occasione è stata così proprio dei granata con Sambia che trovato la risposta di Szczesny. Ma quest’azione è stata un chiaro segnale. La Juventus ha tenuto palla ma giocato sotto ritmo, molto lenta con Weah e Kostic che raramente si sono accessi, così come il talentuoso Yildiz. La Salernitana ha controllato e al 39’ ha trovato il gol del vantaggio con Maggiore, a chiudere un’azione avviata da Gyomber, perfezionata da Sambia e rifinita da Tchaouna. Chiuso il primo tempo in vantaggio, inevitabilmente, la Salernitana ha trascorso il secondo tempo in trincea e in apnea quando dopo appena otto minuti Maggiore ha rimediato il secondo cartellino giallo. In dieci con Sambia a centrocampo e Bronn in difesa, la Salernitana ha cercato di difendere al meglio il gol del vantaggio. Il sacrificio non è mancato ma al 65’ Iling-Junior su cross di Weah ha pareggiato i conti. La Salernitana ha avuto anche due fiammate, con due occasioni prima con Bradaric e poi con Simy prima del sofferto finale. La Juventus di Allegri, seconda in classifica a due punti dalla vetta, non ha creato praticamente nulla fino all’episodio decisivo quando, nel corso del primo minuto di recupero, Vlahovic di testa ha regalato i tre punti ai bianconeri. Un altro finale che è stato ancora una volta amaro. I due punti persi col Milan, questo con la Juventus, sarebbero stati pesantissimi per una classifica che vede la Salernitana ancora fanalino di coda solitario ma sicuramente con quest’anima e con i necessari rinforzi questa squadra può raggiungere l’obiettivo salvezza. Cosa resta della piovosa notte dell’Arechi? Sicuramente il rammarico, ma anche tanti spunti positivi da cui ripartire ma anche la sensazione che serva un rapido intervento sul mercato. Contro il Napoli mancherà anche Maggiore e il centrocampo sarà sguarnito con i soli Legowski e Martegani, al momento disponibili e con il solo Bohinen che potrebbe recuperare. Troppo poco, obiettivamente.
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