Fuori dai play off ma pienamente padrona del proprio destino. Ironia e stranezze di una serie B che a fine luglio si sta confermando più infuocata che mai. Quasi a rispecchiare la calura di questi giorni, gli ultimi 90 minuti saranno di fuoco: tra play off e play out è ancora tutto in gioco. Questa volta, e per i play off, c’è anche la Salernitana che dopo il pareggio cercato e voluto contro il Pordenone è chiamata a battere lo Spezia venerdì sera all’Arechi per centrare lo storico traguardo per quanto riguarda la gestione Lotito-Mezzaroma. Non senza qualche rimpianto a dire il vero, perché al Nereo Rocco di Trieste la sensazione, soprattutto nella ripresa, è stata che la Salernitana avrebbe potuto vincere. Cambiati ben sette undicesimi rispetto alla squadra che ha perso contro l’Empoli, a cominciare dal portiere passando per gli altri reparti, la squadra di Ventura ha imFabio Setta SERIE B / Alla vigilia dell’ultimo turno i ragazzi di Ventura sono fuori dai play off ma battendo lo Spezia centrerebbero gli spareggi per la A piegato un po’ di tempo a trovarsi in mezzo al campo. L’approccio, infatti, non è stato dei migliori e complici due palle perse da Dziczek il Pordenone è andato vicinissimo al gol nei primi minuti di match. Alla terza ingenuità granata, questa volta di Aya che ha steso Pobega in area di rigore, i padroni di casa con Burrai, freddo dagli undici metri, hanno trovato il vantaggio. Al 25’, dopo appena sette minuti, su una mischia in area dei ramarri, qualche contatto di troppo non è andato giù al salentino Pezzuto che ha concesso il rigore alla Salernitana che con Di Tacchio ha trovato il pareggio. Sul risultato di parità, eccezion fatta per qualche mischia in area, nella prima frazione l’undici di Ventura non ha praticamente più sofferto. Anzi sulla testa di Giannetti è capitata l’occasione migliore ma Di Gregorio si è esaltato. Nella ripresa la Salernitana è apparsa più convinta ma anche più fresca dal punto di vista fisico. In tutta la seconda frazione il Pordenone si è visto in avanti solo in una circostanza, con Vannucchi bravo a volare su tiro di Semenzato al minuto 83. Poi è stata solo Salernitana: nulla di eccezionale, va detto, ma la squadra di Ventura ha dato l’idea di poter vincere la partita. Probabilmente fosse entrato prima Djuric, a cui Ventura ha riservato solo gli ultimi 10 più recupero, le cose sarebbero cambiate. Proprio dal testone del bosniaco sono arrivate due occasioni non sfruttate da Giannetti e Dziczek che avrebbero cambiato il match e questo finale di stagione. Alla fine, l’importante era fare risultato ma ora servirà battere lo Spezia, terzo in classifica e determinato a conservare tale posizione che può essere fondamentale in chiave play off. Novanta minuti bollenti, tutti da vivere, con la Salernitana che non dovrà dipendere da nessuno. Solo da sé stessa.
PORDENONE-SALERNITANA 1-1
PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Almici, Barison, Bassoli (67’ Camporese), Gasbarro (55’ Semenzato); Misuraca, Burrai, Pobega (84’ Mazzocco); Gavazzi (84’ Tremolada); Ciurria, Bocalon (55’ Candellone). A disposizione: Bindi, Stefani, Strizzolo, Chiaretti, Pasa, Zanon, Zammarini. All. Tesser
SALERNITANA (3-5-2): Vannucchi; Aya, Heurtaux, Jaroszynski; Cicerelli, Dziczek, Di Tacchio, Capezzi (82’ Akpa Akpro), Curcio; Gondo (88’ Djuric), Giannetti. A disposizione: Micai, Migliorini, Jallow, Karo, Galeotafiore, Iannone, Maistro. All. Ventura ARBITRO: Pezzuto di Lecce (Rossi di La Spezia-Sechi di Sassari. IV Uomo: Zufferli di Udine)
MARCATORI: 18’ Burrai (P) su rigore, 26’ Di Tacchio (S) su rigore NOTE: Ammoniti: Giannetti (S), Di Tacchio (S), Gasbarro (P), Aya (S), Dziczek (S), Ventura (all. S), Mazzocco (P), Barison (P). Calci d’angolo 2-5 per la Salernitana (1-4 pt). Fuorigioco 0-2.