Salernitana, niente miracolo a Milano - Le Cronache
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Salernitana, niente miracolo a Milano

Salernitana, niente miracolo a Milano

MILANO – Non è stato il tracollo dello scorso anno, né quello di Reggio Emilia. È arrivata sì una sconfitta ma diversa nei modi e nella forma. Ha provato la Salernitana ad opporsi all’Inter, con ordine, coraggio ed orgoglio ma le reti di Martinez e Barella hanno fatto la differenza. La Salernitana ha giocato una partita giusta, quella che serviva per non farsi sommergere da un’Inter carica a mille dopo l’impresa sfiorata contro il Barcellona. Nicola aveva chiesto ai suoi di giocare sempre compatti e la squadra ha risposto presente. Una gara sì di attesa ma con attenzione, ordine e soprattutto voglia e capacità di proporsi in attacco ma sempre con grande equilibrio. Quell’equilibrio che era mancato, invece, contro il Sassuolo. C’è stata anche la giusta personalità, messa in campo dai granata, per nulla intimoriti dalla squadra di Inzaghi, scesa in campo con la medesima formazione, eccezion fatta per Acerbi al posto di Bastoni, vista mercoledì scorso in Champions. Neppure il gol segnato da Lautaro Martinez al 14’ ha modificato i piani granata. Con Vilhena schierato come regista ma sempre pronto ad affondare il pressing su Calhanoglu, la Salernitana ha atteso in maniera ordinata che l’Inter lasciasse qualche spazio. Sicuramente, vista anche la differenza di valori tecnici, la squadra di Inzaghi ha tenuto più palla, creando anche qualche occasione per il raddoppio con Skriniar e ancora Lautaro ma Sepe è stato bravo, a differenza del gol subito, a dire di no. La squadra di Inzaghi ha confermato di avere un giro palla piuttosto lento ma anche di avere grande velocità negli ultimi trenta metri, con Lautaro che staccandosi dalla linea difensiva e arretrando di qualche metro ha messo in difficoltà i centrali della Salernitana, come avvenuto in occasione del gol realizzato al 14’. I granata, volendo trovare il pelo nell’uovo, nel primo tempo forse avrebbero potuto velocizzare di più la manovra oppure provare a cambiare versante di gioco con maggior rapidità per mettere in difficoltà gli esterni avversari, oppure accelerare per innescare col tempo giusto la velocità di Dia. La Salernitana, però, nel primo tempo è riuscita a creare diverse buone occasioni. Al 20’ Dia ha innescato Kastanos che ha scaricato il pallone sull’esterno della rete mentre al 41’ Piatek ha chiamato Onana ad una grande parata in corner. Poi nella ripresa ci ha provato Dia di testa ma Onana ha salvato in corner, pochi minuti prima del raddoppio segnato da Barella. La rete del centrocampista della Nazionale a quel punto ha cambiato i piani di Nicola che inserendo Bonazzoli e Valencia, passando al 3-4-2-1 con Dia vertice altro. A quel punto però la montagna da scalare era decisamente troppo alta, con l’Inter che ha controllato la partita con i granata che hanno creato un altro paio di occasioni senza però riuscire a trovare quella rete che avrebbe riacceso la speranza. Nel finale si è rivisto Bohinen ed è forse la notizia più bella di questo matinée meneghino che lascia ai granata zero punti ma qualche consapevolezza in più.