di Marco De Martino
SALERNO – Mentre nel pomeriggio la Salernitana inizierà, in quel di Rivisondoli, il ritiro precampionato agli ordini di Paulo Sousa (che terrà la sua prima, attesissima, conferenza stampa), s’infiamma il mercato del club granata che, manco a dirlo, ruota tutto attorno al futuro di Boulaye Dia (nella foto di Gambardella). Per altri dieci giorni la clausola rescissoria di 25 milioni di euro potrebbe provocare l’addio del bomber senegalese senza che la Salernitana possa intervenire per evitarlo, ma nel frattempo le uniche proposte per l’attaccante sono giunte dall’Italia e sono entrambe inferiori a quella somma. Una è arrivata da Firenze, con la società viola pronta a versare 22 milioni di euro nelle casse della Salernitana per ingaggiare Dia. Il tecnico Italiano si è innamorato del senegalese che, nel suo spartito tattico, ha intenzione di schierare come esterno d’attacco a sinistra. Dopo il no del brasiliano Cabral allo scambio, patron Commisso è disposto a pagare cash i 22 milioni aggiungendo anche alcuni bonus che potrebbero aumentare la cifra di ulteriori due milioni. Nelle ultime ore però si è inserito anche il Milan che, oltre ad alcune pedine che piacciono alla Salernitana (Gabbia, Colombo, Pobega ed Adli) è pronto ad aumentare l’offerta economica. La Salernitana, per il momento, resiste e spera di trattenere il proprio gioiello. Per ora non si sono registrati movimenti ufficiali in entrata ed in uscita, così Paulo Sousa potrà lavorare con gran parte del gruppo che aveva lasciato due mesi fa.
PORTIERI Memo Ochoa ha rinnovato, Sepe non vuole saperne di accettare il Lecce (almeno per il momento) e Fiorillo è stato confermato. Il parco portieri dunque è al completo, ma se dovesse partire il napoletano potrebbe arrivare un giovane di talento a fare da secondo al messicano.
DIFENSORI Nonostante la partenza di Troost-Ekong, la batteria di centrali è assolutamente al completo vista la presenza di Daniliuc, Gyomber, Pirola, Lovato, Bronn e del redivivo Fazio, ma anche dei rientranti Mantovani e Motoc, i quali ovviamente saranno piazzati nelle categorie inferiori. La Salernitana sta comunque trattando degli under per integrare l’organico. Sugli esterni ci sono sempre Mazzocchi, Sambia e Bradaric ma anche, all’occorrenza, Kastanos. De Sanctis sta cercando sul mercato un laterale mancino che possa dare il cambio a Bradaric. Se partissero Mazzocchi, corteggiato da Torino, Milan, Juve ed Udinese, e Sambia, che ha mercato in Francia, si tornerebbe sul mercato per trovare le alternative.
CENTROCAMPISTI Perso Vilhena, rientrato all’Espanyol per fine prestito e poi passato al Panathinaikos, la Salernitana è comunque coperta in mezzo al campo dalla presenza di Lassana Coulibaly, Bohinen, Maggiore e del rientrante Mamadou Coulibaly (che potrebbe andare al Parma in cambio di Sohm). Ovviamente la Salernitana che sta dragando il mercato per trovare un giovane di assoluta qualità da innestare nella zona nevralgica. Lo juventino Miretti è la prima scelta (con il club bianconero si tratta anche per Ranocchia e Nicolussi), ma le ipotesi e le voci in queste ore si sprecano e la sensazione è che a breve potrebbero esserci importanti novità per rinforzare il reparto come richiesto da Sousa.
ATTACCANTI E’ il reparto messo numericamente peggio. Piatek non è stato riscattato, Bonazzoli e Valencia sono in partenza mentre come detto Dia, nonostante il fresco riscatto, è corteggiatissimo ed ha una clausola di 25 milioni di euro che pende come una spada di Damocle sulla testa della società granata la quale, per evitare la sua partenza, non potrà far nulla almeno fino al 20 luglio, giorno di scadenza della clausola. C’è Botheim il quale, dopo un discreto Europeo U21, dovrebbe aver strappato la riconferma. Ci sarebbero anche Orlando, Kristoffersen e Simy, ma non rientrano nei piani della Salernitana, nono sono partitit per il ritiro di Rivisondoli e rimarranno ai margini fino a quando non verrà trovata una soluzione per loro. De Sanctis è al lavoro su più fronti per ricostruire il reparto: da Nzola e Dobvyk, da Maupay a Piroe, da Diallo a Pinamonti, i nomi sul taccuino del direttore sportivo granata sono tantissimi ma, almeno per il momento, non c’è nulla di concreto per nessuno di loro. Se ne riparlerà, probabilmente, dopo la prima settimana di lavoro in ritiro.