di Marco De Martino
SALERNO – Qual è la vera Salernitana? Quella grintosa e concreta di due settimane fa contro la Reggiana, o quella scialba e rinunciataria che sette giorni fa ha perso a Pisa? Oggi i granata hanno la possibilità di dimostrare che all’Arena Garibaldi è stato solo un incidente di percorso e che il vento sta davvero cambiando. Il banco di prova è di quelli tosti, forse anche di più. La Cremonese è, sulla carta, una delle formazioni più attrezzate della serie B ed il quarto posto in classifica ne è la concreta dimostrazione. Elementi come Vandeputte, Vazquez e lo stesso Federico Bonazzoli, ex che ha già colpito all’andata, sono fuoriclasse per la cadetteria e la Salernitana dovrà sì provare a colpire ma anche limitare al massimo le amnesie difensive che hanno contraddistinto negativamente questa stagione. Episodi come quelli in cui è incappata, per non andare troppo indietro con la memoria, in occasione delle reti subite contro Sassuolo, Reggiana e Pisa non possono più capitare altrimenti la strada potrebbe mettersi irrimediabilmente in salita. I risultati maturati ieri pongono in questo momento i granata al terz’ultimo posto in classifica: in pratica se il campionato finisse oggi, la Salernitana sarebbe in C senza passare dal play out. Una condizione che va assolutamente ribaltata a cominciare da questo pomeriggio: tre punti sarebbero vitali per accorciare sul Cittadella e non perdere le distanze dalla Sampdoria, vittoriosa ieri nello spareggio contro il Cosenza nonostante abbia disputato due terzi dell’incontro in dieci contro undici. Uno spirito combattivo e battagliero, la ferma volontà di andare a prendersi la vittoria: questo dovrà essere l’atteggiamento dei granata per colmare il gap tecnico che divide la Salernitana dalla Cremonese. Anche Roberto Breda dovrà metterci del suo, sia sul piano tattico che su quello della gestione dei cambi. Già contro la Reggiana aveva lasciato qualche perplessità mitigata dal successo in extremis, dubbi che sono riemersi a Pisa e che oggi il tecnico dovrà fugare definitivamente. Per farlo il tecnico trevigiano potrebbe modificare qualcosa nell’assetto tattico e negli interpreti, ma quello che non dovrà assolutamente mancare sarà la voglia di portare a casa l’intera posta in palio in qualsiasi modo e con qualunque mezzo. Ci si gioca la vita, è bene che tutti lo sappiano.





